Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:31
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Il dramma delle donne irachene

Immagine di copertina

Dal 2003 a oggi i crimini contro le donne irachene hanno subito un forte aumento, e l'arrivo dell'Isis ha aggravato la situazione

Circa 10 mila donne in Iraq sono state rapite, vendute come schiave o rese vittime del traffico sessuale dal 2003 a oggi. È quanto emerge dal rapporto 2015 del Ceasefire Centre for Civilian Rights, stilato dall’ong Minority Rights Group International con l’obiettivo di denunciare l’aumento esponenziale dei crimini commessi contro donne e bambini.

Secondo il rapporto, le violenze avrebbero raggiunto il loro picco tra il 2006 e il 2007, quando omicidi, stupri e rapimenti avvenivano quasi su base giornaliera. Dopo una temporanea riduzione, una nuova ondata di episodi criminosi a danno della popolazione femminile sembrerebbe coincidere con l’ascesa dello Stato Islamico dell’Iraq e della Siria (Isis) nel 2014 e il conseguente crollo delle forze di sicurezza irachene.

Da allora l’Isis, nelle aree sotto il suo controllo, ha imposto alle donne un rigido codice morale e portato avanti un conflitto che, seminando numerose vittime, specie tra i civili, ha lasciato migliaia di mogli sole nel ruolo di capofamiglia. Le condizioni economiche disperate e l’assenza di sostegno da parte della comunità locale, hanno aumentano il rischio di abusi sessuali e la possibilità che le vedove possano essere inserite nel traffico della prostituzione a opera di bande criminali.

Alcuni trafficanti trovano le loro vittime in luoghi pubblici, soprattutto nei mercati; altri invece ricattano donne rinchiuse in prigione offrendo loro il pagamento della cauzione, a patto che si prostituiscano una volta uscite dal carcere. Un altro metodo diffuso è quello di portare una donna fuori dai confini iracheni per contrarre un matrimonio temporaneo. Una volta raggiunta la destinazione, il trafficante chiede il divorzio, costringe la vittima a prostituirsi, per poi tornare in Iraq e ripetere l’operazione.

Solo nello scorso anno, l’Isis ha catturato 3mila donne e bambine, la maggior parte delle quali appartenenti alla minoranza degli Yazidi. Una di queste ha raccontato a un gruppo di attivisti di essere stata prelevata insieme ad altre 350 ragazze e venduta in strada ai combattenti originari della Siria, Arabia Saudita, Qatar o Afghanistan: la giovane ha paragonato questo traffico illegale a “un mercato dei polli”.

Secondo il rapporto, quelle stesse ragazze venivano poi violentate ripetutamente durante la notte. Chi tentava il suicidio o la fuga veniva torturato con dei cavi elettrici.

Innumerevoli sarebbero anche gli abusi denunciati dal rapporto nei confronti dei bambini. Tra questi c’è il caso di una bimba di soli quattro anni violentata da un soldato prima di essere uccisa a colpi di mattone; un’altra ancora, di cinque anni, è stata vittima di uno stupro di gruppo e successivamente strangolata con il laccio di una scarpa.

Quando si tratta di violenze sessuali tuttavia, fornire dei dati attendibili risulta ancora oggi impossibile, a causa del forte tabù diffuso tra le vittime che impedisce loro di denunciare i responsabili.

Miriam Puttick, autrice del report e attivista del Minority Rights Group, ha chiesto al governo iracheno e al governo regionale curdo di intensificare gli sforzi per ottenere la liberazione delle donne rapite.

“L’Isis non è il primo gruppo coinvolto nel traffico di esseri umani. Centinaia di donne sono scomparse dalle strade irachene da quando il conflitto è iniziato”, ha dichiarato a una reporter di Reuters. Secondo la Puttick, questo rapporto del 2015 costituisce il primo tentativo mai fatto di calcolare il numero di donne che, in 12 anni di conflitto, hanno perso la vita.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Spagna, bus esce di strada e rimane inclinato in verticale all’imbocco della galleria: almeno 45 feriti
Esteri / I gruppi
di estrema destra
che bloccano gli aiuti
per Gaza
ricevono donazioni
dagli Usa
e da Israele
Esteri / Prima apparizione di Trump dopo l’attentato: l’ex presidente alla convention repubblicana con l’orecchio bendato. Scelto J.D. Vance come vice
Ti potrebbe interessare
Esteri / Spagna, bus esce di strada e rimane inclinato in verticale all’imbocco della galleria: almeno 45 feriti
Esteri / I gruppi
di estrema destra
che bloccano gli aiuti
per Gaza
ricevono donazioni
dagli Usa
e da Israele
Esteri / Prima apparizione di Trump dopo l’attentato: l’ex presidente alla convention repubblicana con l’orecchio bendato. Scelto J.D. Vance come vice
Esteri / Gaza, Hamas: "40 morti in due raid dell'Idf. Uccisi 160 giornalisti dal 7 ottobre". Israele: "Colpiti terroristi"
Esteri / Trump, archiviato il caso dei documenti riservati sottratti alla Casa Bianca: “Basta caccia alle streghe”
Esteri / Un nuovo video mostra l’attentatore di Trump mentre si arrampica sul tetto: il pubblico lo nota e richiama l’attenzione
Esteri / Russia, parlò del massacro di Bucha: la giornalista Masha Gessen condannata in contumacia a 8 anni
Esteri / Israele: poetessa palestinese Hanan Awwad fermata, aggredita e interrogata per ore sui suoi scritti
Esteri / Trump torna a parlare dopo l’attentato: “Grazie a Dio non sono morto. Ora ho l’occasione per unire gli Usa e il mondo intero”
Esteri / Gaza, l'Unrwa: "Ci vorranno 15 anni per rimuovere le macerie nella Striscia". Media libanesi: "In settimana in Qatar riprendono i negoziati per la tregua"