Tre milioni di profughi siriani
Uno su otto è stato costretto a lasciare il Paese. Più della metà sono minorenni
Sono oltre tre milioni i siriani fuggiti dalla guerra civile e diventati profughi, secondo le Nazioni Unite. Un milione solo nel corso del 2013.
Peter Christiansen, capo del dipartimento di risposta alle emergenze per le regioni arabe di ActionAid, ha detto che “la guerra civile in Siria è vicina al quarto anno e che non ci sono segni di una sua imminente fine.”
“I campi di rifugiati nei Paesi confinanti della Giordania e del Libano sono sovraffollati in modo disumano e il rischio di violenze, malattie, stupri e fame cresce ogni giorno”, ha aggiunto.
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Queste le parole complete del capo del dipartimento di risposta alle emergenze per le regioni arabe di ActionAid, Peter Christiansen:
“Il Libano e la Giordania affrontano oggi una vera minaccia di destabilizzazione dovuta a un afflusso di rifugiati senza precedenti. La nostra preoccupazione è che le crescenti tensioni e l’aumento dei costi possano portare a una chiusura permanente delle frontiere, a meno che non verrà dato un aiuto maggiore ai Paesi che si stanno occupando della crisi dei rifugiati. La crisi dei rifugiati siriani deve essere una responsabilità globale e quindi la comunità internazionale deve ascoltare l’appello delle Nazioni Unite e impegnarsi a fornire 4,3 miliardi di dollari per rispondere a questa emergenza. A oggi, non ne è stato raggiunto neanche un quarto”.
Le violenze in Siria hanno dato vita alla più grave crisi di rifugiati mondiale dal genocidio in Rwanda del 1990; i dati delle violenze sono drammatici: circa 170mila persone sono state uccise e più di 10.8 milioni di individui sono fuggiti dalle loro case, dai loro cari e dai loro mezzi di sussistenza.
Gli sfollati nel Paese hanno raggiunto i 6,5 milioni e un siriano su otto è stato costretto a lasciare il Paese. Più della metà sono minorenni.
ActionAid sta portando avanti un programma in risposta alle emergenze in Giordania e Libano e, a oggi, ha aiutato un totale di 45.390 persone tra le più bisognose.
In Giordania l’organizzazione internazionale ha fornito beni essenziali quali vestiti, kit sanitari, torce elettriche e materiale di primo soccorso, e sta offrendo supporto psicologico a lungo termine, oltre che corsi professionali per guadagnarsi da vivere a chi si trova nella condizione di rifugiato da tanto tempo.
In Libano ActionAid è impegnata nell’organizzazione di corsi di formazione professionale per i profughi, ma anche in forme di aiuto monetario alle persone vulnerabili e per chi è impossibilitato a lavorare.