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Visto turistico per l’Australia: ETA o eVisitor

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La gamma di visti offerti dal governo australiano è estremamente ampia, con un totale di oltre 70sottoclassidisponibili che mirano ad adattarsi alle necessità di tutti i viaggiatori. Le diverse varianti sono raggruppate in alcune macrocategorie in base alla finalità del viaggio in Australia. Le categorie sono: visti turistici, visti di studio e formazione, visti di lavoro, visti per familiari e partner, visti umanitari e per rifugiati. Esiste inoltre una categoria più generica, che contiene visti per finalità più specifiche che non rientrano nei gruppi precedentemente menzionati. Fanno parte di quest’ultima categoria, ad esempio, il visto per sottoporsi a cure mediche in Australia, il visto per il personale navigante di compagnie aeree e i visti transitori che autorizzano a restare sul suolo australiano mentre si attende l’esito di un’altra richiesta di visto.

La categoria dei visti turistici si suddivide a sua volta in sei sottoclassi. Alcune di queste sottoclassi si adattano a finalità turistiche più specifiche, come il visto di transito per scali in Australia con durata inferiore alle 72 ore o il visto Working Holiday per giovani viaggiatori (tra 18 e 35 anni) che desiderano lavorare durante il proprio soggiorno in Australia. Le sottoclassi di visto turistico più gettonate sono tuttavia il visto eVisitor e l’ETA.

Il visto eVisitor:

Questo visto ha una validità di 365 giorni a partire dal momento in cui viene rilasciato.Durante questo periodo, i titolari possono soggiornare in Australia tutte le volte che desiderano per un periodo massimo di 3 mesi consecutivi. Possono utilizzare questo visto i viaggiatori europei – tra cui gli italiani – che si spostano per finalità turistiche (es: vacanze, crociere, visite a familiari o ad amici) e i viaggiatori d’affari. Durante i viaggi d’affari effettuati con un visto eVisitor, è consentito incontrare partner commerciali, negoziare o firmare contratti commerciali e partecipare a meeting, riunioni, conferenze, fiere e seminari. È importante notare che il visto eVisitor non consente di recarsi in Australia per lavorare per un datore di lavoro australiano o per vendere beni e/o servizi. È invece consentito richiedere questo tipo di visto per frequentare corsi di studio o di formazione con durata totale pari o inferiore a 3 mesi.

La procedura di richiesta di visto eVisitor per l’Australia è relativamente semplice e si svolge interamente online. Per richiedere questo visto è infatti sufficiente compilare un modulo elettronico con alcune informazioni su di sé e sul viaggio. Una volta che il modulo è stato completato e confermato, la richiesta di visto viene presa in esame dalle autorità australiane competenti. L’esito della richiesta viene poi comunicato in tempi piuttosto brevi, nella maggior parte dei casi poche ore dopo che la richiesta è stata presentata correttamente.

Il visto ETA:

L’ETA (acronimo di Electronic Travel Authority) è estremamente simile al visto eVisitor. Anche questo visto elettronico resta valido per un anno dopo il rilascio e consente di trascorrere fino a 3 mesi consecutivi in Australia. Le attività consentite dall’ETA sono

esattamente le stesse attività che sono consentite anche dall’eVisitor. L’unica differenza davvero notevole tra le due sottoclassi sta nei requisiti relativi alla cittadinanza dei richiedenti. Mentre il visto eVisitor può essere richiesto solo dai cittadini di Paesi europei, l’ETA può essere richiesta anche dai viaggiatori muniti di un passaporto statunitense, canadese o di alcuni Paesi asiatici quali Brunei, Corea del Sud, Giappone, Hong Kong, Malaysia, Singapore e Taiwan.

A causa delle somiglianze e del fatto che la maggior parte dei requisiti e delle attività consentite dai due visti si sovrappongono, in genere si consiglia di richiedere presentare una richiesta di ETA solo ai viaggiatori che, a causa della loro cittadinanza, non soddisfano i requisiti di nazionalità del visto eVisitor.

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