Terranostra Lombardia: un nuovo sito per il rilancio del turismo rurale post-Coronavirus
Con circa il 40% delle prenotazioni che in media viaggiano online, gli agriturismi lombardi sono una meta sempre più smart, che in un'estate decisamente particolare mette le basi per il futuro
Terranostra Lombardia, nuovo sito: rilancio turismo rurale post-Coronavirus
Con circa il 40 per cento delle prenotazioni che in media viaggiano online, gli agriturismi lombardi sono sempre più smart. È quanto emerge da una rilevazione effettuata presso i propri associati da Terranostra Lombardia, l’associazione di Coldiretti che promuove l’agriturismo, in occasione della presentazione del nuovo portale web, pensato anche per favorire il rilancio del turismo rurale dopo il lockdown imposto dal Covid-19.
“Gli agriturismi sono sempre più connessi al mondo digitale – spiegano da Terranostra Lombardia – Dai social media, come Facebook e Instagram, fino ai siti web, sono tanti gli strumenti che vengono utilizzati per farsi conoscere, trovare nuovi clienti e rimanere in contatto con coloro che hanno già trascorso una o più giornate in azienda”.
“Arriviamo da mesi particolarmente difficili per il nostro settore – dice Massimo Grignani, presidente di Terranostra Lombardia e titolare di un agriturismo – A causa dell’emergenza Coronavirus le nostre attività sono rimaste congelate, con perdite pesanti sul bilancio annuale. Le aziende sono ripartite con nuove proposte e il nuovo portale, www.terranostralombardia.it, rinnovato nel look e nell’impostazione – prosegue Massimo Grignani – dà la possibilità di programmare un’esperienza in agriturismo, conoscendo meglio il territorio, trovando idee per attività ludico-sportive o anche in quali strutture cercare le specialità della cucina tradizionale lombarda”.
Le informazioni relative alle singole strutture presenti sul sito, inoltre, consentiranno di scoprire le potenzialità del settore – precisano da Terranostra Lombardia – Un nuovo modo per valorizzare il territorio e le imprese che, attraverso la loro attività agricola e agrituristica, contribuiscono a migliorarlo e a conservarlo nel pieno rispetto dell’ambiente.
“Gli agriturismi – spiega la Coldiretti Lombardia – sono aziende agricole che offrono anche servizi pensati appositamente per consumatori e turisti, come ad esempio l’alloggio, la ristorazione ma anche trekking e wellness per la cura della persona. Situati in campagna e immersi nella natura, anche in zone isolate, in strutture familiari e lontano dagli affollamenti, con spazi adeguati per i posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto – continua la Coldiretti Lombardia – gli agriturismi sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio del Coronavirus fuori dalle mura domestiche. Per questo, con l’arrivo dell’estate, rappresentano luoghi ideali per vacanze Made in Italy post lockdown alla scoperta dei piccoli borghi e delle bellezze del territorio. In Lombardia sono oltre 1600 quelli attivi, in grado di offrire più di 14 mila posti letto e oltre 40 mila coperti per il ristoro”.
“L’Italia è leader mondiale nel turismo rurale con 24mila strutture agrituristiche diffuse lungo tutta la Penisola, per una rete di 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola che in quest’estate segnata dall’emergenza Covid possono contribuire a evitare il pericoloso rischio di affollamenti nelle località turistiche più battute. Molte aziende agrituristiche – continua la Coldiretti – si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia. La tendenza quest’anno è verso la prenotazione last minute – sottolinea la Coldiretti – Per vivere in tutta tranquillità la sosta e il soggiorno nelle aziende agrituristiche l’associazione Terranostra di Coldiretti ha stilato un protocollo di sicurezza con i comportamenti da tenere per i servizi offerti”.
“Il comparto agrituristico italiano – prosegue la Coldiretti – è stato uno tra i più colpiti dal blocco forzato imposto dalla diffusione del Coronavirus. Con il crollo della domanda interna e del turismo internazionale, tra ponti primaverili saltati, cancellazione di cerimonie religiose (cresime, battesimi, comunioni, matrimoni) e il rallentamento delle attività di fattorie didattica, il settore fa i conti con un pesante calo delle presenze e del fatturato. La speranza adesso – conclude la Coldiretti – è la ripresa estiva della domanda interna, fra soggiorni, eventi e cerimonie, insieme al ritorno degli ospiti europei”.
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