Mobilità del futuro, al Politecnico di Torino si incontrano industria e ricerca accademica
Il Politecnico di Torino, da sempre protagonista nel settore dei trasporti, punta con decisione al futuro della mobilità sostenibile, integrando competenze in campi complementari come veicoli elettrici e ibridi, batterie e componentistica. Grazie alla sua lunga tradizione, l’Ateneo ha intrapreso un percorso di investimento significativo in tecnologie innovative, adottando un approccio multidisciplinare che si concretizza nei suoi due Centri Interdipartimentali: il CARS (Center for Automotive Research and Sustainable Mobility) e il PEIC (Power Electronics Innovation Center). Questi centri rappresentano il punto di incontro tra diverse competenze accademiche e industriali, lavorando fianco a fianco con aziende leader per affrontare le sfide dell’elettrificazione e delle transizioni digitale e sostenibile.
La seconda edizione del workshop “Towards the Sustainable Vehicle Era” ha confermato il ruolo centrale del Politecnico come catalizzatore di innovazione, con la partecipazione di 250 persone e 130 aziende attive nella mobilità sostenibile. L’evento ha esplorato le tecnologie di punta e le tendenze emergenti attraverso tre filoni principali: il futuro dei veicoli sostenibili, i veicoli autonomi e connessi, e le tecnologie innovative.
Durante il workshop, aziende come AVL hanno affrontato temi di attualità, tra cui i futuri scenari della propulsione, evidenziando i rischi di limitazioni rigide per i motori a combustione interna (ICE) entro il 2035, che potrebbero frenare l’adozione di soluzioni ibride come i range-extender e i plug-in hybrid. Allo stesso tempo, Stellantis ha sottolineato la necessità di investire in ricerca e in figure professionali altamente qualificate. Italdesign ha invece portato l’attenzione sull’esperienza del conducente e sul design degli interni, sviluppati con l’ausilio di strumenti avanzati di realtà aumentata.
Un focus importante è stato dedicato alla sensoristica per veicoli autonomi e connessi, tema affrontato da aziende come Spike Reply, Pirelli e Iveco. I sensori, tra cui telecamere, radar, lidar e dispositivi negli pneumatici, producono dati fondamentali per migliorare la sicurezza stradale, la manutenzione predittiva e il supporto AI per conducenti e trasporti. Tuttavia, l’elevata connettività comporta anche vulnerabilità informatiche, richiedendo soluzioni avanzate per garantire la sicurezza dei veicoli.
La terza sessione del workshop ha messo in luce tecnologie emergenti e componenti innovativi per l’elettrificazione dei trasporti. Tra le aziende partecipanti, Volvo Cars, Marelli Motorsport, Dumarey Torino e Renesas/Transphorm hanno presentato progetti sviluppati con il Politecnico. Tra questi spiccano motori elettrici senza terre rare e nuovi convertitori elettronici di potenza basati sulla tecnologia dei semiconduttori GaN, capaci di offrire soluzioni efficienti e a costi sostenibili.
Anche i team studenteschi del Politecnico hanno avuto un ruolo di rilievo. Squadra Corse e Squadra Corse Driverless hanno presentato i loro prototipi Andromeda e Claudia, confrontandosi direttamente con aziende e ricercatori. Questi progetti testimoniano il valore della collaborazione tra studenti e partner industriali nello sviluppo di tecnologie all’avanguardia.
“Questo evento dimostra il ruolo chiave del Politecnico di Torino come punto di riferimento accademico e industriale nella filiera della mobilità terrestre,” hanno dichiarato i professori Nicola Amati e Radu Bojoi, coordinatori dei Centri CARS e PEIC. “Siamo soddisfatti dell’interesse suscitato e continueremo a promuovere la nostra visione di mobilità sostenibile, rispondendo alle sfide poste dai cambiamenti climatici e dall’evoluzione del settore.”
Con iniziative come questa, il Politecnico conferma il proprio impegno per una mobilità più sicura e rispettosa dell’ambiente, favorendo il dialogo tra ricerca accademica e industria per delineare il futuro dei trasporti.