Una speed-up punta sulla formazione digitale in Italia
Formare i professionisti della tecnologia dell’informazione (ICT) di cui il mercato italiano necessita, in un’epoca in cui la trasformazione digitale non è più un’opzione ma una esigenza. Con questo stimolo ha mosso i primi passi, solo 6 mesi fa, in piena pandemia, Epicode, Ed-Tech company che ha registrato il sold-out dei suoi corsi di formazione e raggiungimento di un traguardo importante, la chiusura di un primo aumento di capitale di circa un milione di euro.
Sviluppata in risposta alle ricadute economiche dovute all’attuale stato di emergenza sanitaria, Epicode si propone come risposta alle esigenze dei più colpiti dalla crisi come le donne, i giovani, gli under 50, gli autonomi e i lavoratori impiegati con contratti a tempo determinato. Il mercato del lavoro in Italia, infatti, ha fatto registrare un calo considerevole degli occupati (-444 mila unità nel 2020), laddove il tasso di disoccupazione è salito al 9% (ovvero 2 punti in più a dicembre 2020), aumentando al 29,7% tra i giovani, principalmente a causa dei mancati rinnovi contrattuali e dal congelamento delle assunzioni (dati: ISTAT –febbraio 2021).
Oggi, dopo quasi un anno di Covid-19, anche il neo premier Mario Draghi si è espresso sulla necessità di accelerare sulla formazione specialistica, ricordando il valore centrale degli istituti tecnici così come i loro programmi didattici, siano essi in presenza o online, come leva competitiva per la ripartenza del Paese.
In questa direzione si sono mossi i fondatori di Epicode, quattro professionisti del settore: Claudio Vaccaro, imprenditore di successo e founder di BizUp (poi venduta al Gruppo Alkemy) che oggi assume il ruolo di Presidente e Product Director, Marco Rosci, ex Marketing Director della Rome Business School con un percorso consolidato nel settore education a livello internazionale, ora come CEO e B2C Director, Ivan Ranza, manager con una consolidata esperienza di successo in grandi gruppi media e tech, oggi Board Member e Andrea Febbraio, imprenditore seriale con 9 exit alle spalle, oggi coinvolto come Advisor.
“Nell’attuale contesto di crisi pandemica è diventato ancora più evidente come il digitale per le aziende sia
un asset di business (non un semplice canale di vendita) e quanto la digital transformation non sia più un’opzione ma una necessità”, spiega Claudio Vaccaro, Presidente di Epicode, “In quest’ottica, internalizzare le competenze tecniche o ridisegnare il profilo dei dipendenti, anche grazie agli incentivi per la formazione disponibili, è un’opportunità storica da cogliere. Epicode vuole supportare le aziende in questo processo di acquisizione e trasformazione dei talenti IT, grazie al proprio modello unico sul mercato”.
Epicode può contare anche sul coinvolgimento di nomi ben noti all’ecosistema digitale e venture capital italiano come Claudio Vergini (School Director), Alessio Cavone (CTO) e Andrea Rota (Board Member), ed è sostenuta da una trentina di finanziatori di grande peso nel panorama industriale italiano, tra cui Matteo de Brabant (Founder e Presidente di Jakala), Francesco Beraldi (Founder di Alkemy e o2e), la B Holding di Fabio Cannavale (Founder di Lastminute.com), Matteo Lunelli (Presidente delle Cantine Ferrari e di Altagamma), Guglielmo Notarbartolo di Villarosa (Famiglia Marzotto), Diego Pisa (CEO di Teleperformance Italy Group) e Lorenzo Lamberti Sagliano (Investor e co-founder di Mamacrowd).
“Epicode nasce con l’ambizione di generare un impatto diretto sul futuro di tanti giovani in cerca di una prospettiva concreta, sicura e a prova di futuro – dichiara Marco Rosci, CEO di Epicode – Grazie al nostro innovativo modello didattico e la rete di aziende partner in costante espansione, prepariamo e inseriamo i nostri studenti nel mondo del lavoro con un solido bagaglio di competenze tecniche e personali.”
Dai corsi intensivi modello Bootcamp,dedicati a giovani, neodiplomati e neolaureati ai prodotti formativi pensati per le aziende, Epicode ha come missione quella di ottenere un impatto considerevole sul progresso tecnologico e sul tasso occupazionale italiano e non solo, grazie a modelli didattici innovativi, scalabili e fruibili online al 100%. Per ogni corso Epicode assegnerà 3 borse di studio a studenti motivati che non avranno la possibilità di pagarsi gli studi. Una di queste, inoltre, sarà riservata alle sole donne per smontare lo stereotipo per cui il developer è esclusivamente maschio ed incentivare – contemporaneamente – questo tipo di carriera tra il genere femminile.
L’obiettivo dichiarato è quello di creare nuovi posti di lavoro per migliaia di giovani e investire sul loro talento, facendo leva sul grande gap presente tra domanda e offerta, che vede oltre 106 mila posizioni attualmente disponibili, di cui 30.000 rimangono scoperte (fonte: Osservatorio delle Competenze Digitali – marzo 2020) a causa della crescente richiesta di figure specializzate contro la scarsità dell’offerta formativa, anche considerato che solamente l’1% degli studenti in Italia si laurea in materie ICT.
A seguire l’operazione, che ha portato Epicode a chiudere il primo round di investimento seed capital di circa un milione di euro appena ottenuto, considerevole specialmente per il mercato italiano, è stato lo studio Alma STA (con un team composto dal partner Avv. Roberto Nigro e dall’associate Avv. Sveva Ricci) insieme agli Avv. Paolo Bruni e Andrea Caputo.