Il nuovo Twitter di Elon Musk: licenziamenti massicci in azienda e spunte blu a 20 dollari
Primi cambiamenti all’interno di Twitter dopo il passaggio di consegne a Elon Musk: il multimiliardario ceo di Tesla ha già cambiato la homepage del social e studia la possibilità di aumentare il costo dei profili verificati tramite spunta blu: passerebbero da 4,99 dollari al mese a 19,99, secondo quanto riporta la testata The Verge. Con il piano attuale, gli utenti verificati avrebbero 90 giorni per iscriversi o perderebbero la spunta. Domenica ai dipendenti che lavorano al progetto è stato detto che devono rispettare la scadenza del 7 novembre per lanciare la funzione o verranno licenziati.
Testimoni hanno riferito che per tutto il fine settimana Musk si è chiuso negli uffici centrali di Twitter a San Francisco, circondato dai fedelissimi, con una flotta di Tesla parcheggiata all’esterno, per studiare le mosse da mettere in campo per riformare il social dell’uccellino azzurro. Sui contenuti massimo riserbo per adesso, il neo proprietario ha chiarito che nessuna modifica alla politiche di controllo è stata effettuata e nulla sarà cambiato fino a quando non si sarà insediato il consiglio di moderazione dei contenuti. Mancano conferme ufficiali sulle voci che lo vorrebbero prossimo al licenziamento di un dipendente su quattro.
Secondo quanto riporta il Washington Post la riduzione del personale del 25% dovrebbe riguardare tutti i settori dell’azienda, ma in particolare il settore vendite e gli ingegneri. L’obiettivo è avviare un piano di riduzione entro l’1 novembre, data entro la quale è in calendario il pagamento dei premi in titoli che rappresentano una buona fetta dei compensi dei lavoratori. Tramite il suo account Musk ha inoltre lanciato un sondaggio tra gli utenti, chiedendo se volessero un ritorno della piattaforma Vine, un’app per creare brevi video lanciata nel 2013 e dismessa tre anni dopo. Al momento al sondaggio hanno risposto quattro milioni di persone e il 70% si è detto favorevole.