Cina, il dispositivo che manda baci a distanza: “Le videochiamate non bastano più. Presto anche in Italia”
Cina, il dispositivo che manda baci a distanza: “Le videochiamate non bastano più. Presto anche in Italia”
Un dispositivo in grado di simulare i baci tra due persone, con tanto di labbra di silicone per imitare quelle di una persona reale. Si chiama Mua il prodotto lanciato a fine gennaio da una startup cinese.
Al modico costo di 290 yuan (circa 40 euro), promette di far provare l’esperienza del bacio anche tra due persone a chilometri di distanza. A idearlo è stato il 31enne Zhao Jianbo, che in un’intervista a Repubblica ha detto di aver trovato in parte ispirazione nelle difficoltà create dalle restrizioni anti-covid. “Voglio che il mio paese sia la culla di un gadget del genere che, sono sicuro, diventerà popolare in tutto il mondo”, ha sottolineato Zhao, che si è laureato proprio con una tesi sulla mancanza di intimità fisica durante le videochiamate.
La sua creazione è dotata di finte labbra in silicone che si collegano allo smartphone con un cavo Usb. Tramite un’applicazione dedicata, due spasimanti possono collegarsi da remoto trasmettendo con i loro dispositivi i dati dei movimenti delle labbra. Sulla base di questi viene regolato il movimento di Mua, simulando così il bacio con una persona fisica. il dispositivo è anche in grado di riprodurre suoni e di scaldarsi in base alla temperatura delle labbra di chi sta dall’altra parte. Zhao ha promesso che presto arriverà anche in Italia, senza fermarsi qui. La startup sta già lavorando a una macchina per simulare gli abbracci dei propri cari e a una che consente di sentire il battito del cuore dei propri amanti.