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Home » Tecnologia

Big Tech vs Stato: lo strapotere di Amazon, Facebook & co. e la nuova sfida geopolitica globale

Immagine di copertina
Credit: Emanuele Fucecchi/ TPI

Per quasi 400 anni gli Stati hanno avuto il ruolo di protagonisti della politica mondiale. Oggi invece Amazon, Apple, Facebook e altri colossi del web controllano aspetti della società, dell’economia e della sicurezza nazionale un tempo appannaggio esclusivo dei governi. Così competono per una maggiore influenza sugli affari globali, mentre l’Europa non è all’altezza e resta a guardare. Sul nuovo numero del settimanale di TPI l’analisi del politologo americano Ian Bremmer

Dopo l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio scorso alcune delle più potenti istituzioni degli Stati Uniti sono intervenute per punire i promotori dell’insurrezione. Ma non stiamo parlando delle istituzioni che vi sareste aspettati. Facebook e Twitter hanno sospeso gli account dell’allora presidente uscente Donald Trump per i suoi post di sostegno ai rivoltosi, mentre Amazon, Apple e Google hanno bloccato Parler, il social alternativo a Twitter usato dai sostenitori di Trump per fomentare e coordinare l’attacco. Le principali applicazioni di servizi finanziari, come PayPal e Stripe, hanno interrotto i pagamenti per la campagna dell’allora presidente uscente e per gli account che avevano finanziato il viaggio a Washington degli assalitori. La velocità di reazione di queste aziende tecnologiche è in netto contrasto con la debole risposta delle istituzioni governative americane. Il Congresso non ha ancora condannato Trump per il ruolo che ha avuto nell’assalto a Capitol Hill e gli sforzi per istituire una commissione bipartisan in stile 11 Settembre sono falliti per l’opposizione repubblicana. Le forze dell’ordine hanno arrestato qualche rivoltoso, ma in molti casi solo grazie agli indizi lasciati sui social dai partecipanti all’assalto. Per quasi 400 anni gli Stati hanno avuto il ruolo di protagonisti assoluti della politica mondiale. Oggi, invece, una manciata di Big Tech si contende l’influenza sugli affari globali. Le conseguenze….
Continua a leggere l’articolo sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui

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