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Ultimo aggiornamento ore 18:59

Terremoto italia

Terremoto: cosa è, significato, ipocentro, epicentro, mappa sismica Italia e cosa fare in caso di scossa

Il terremoto (dal latino: terrae motus, che vuol dire “movimento della terra”) è una vibrazione o assestamento improvviso della crosta terrestre, provocato dallo spostamento di una massa rocciosa nel sottosuolo: lo spostamento dei due blocchi provoca delle vibrazioni in tutta l’area circostante che si propagano sotto forma di onde sismiche.

Lo spostamento è generato dalle forze di natura tettonica che agiscono costantemente all’interno della crosta terrestre provocando la liberazione di energia in una zona interna della Terra detta ipocentro, tipicamente localizzato al di sopra di fratture preesistenti della crosta dette faglie; a partire dalla frattura creatasi una serie di onde elastiche, dette “onde sismiche”, si propaga in tutte le direzioni dall’ipocentro, dando vita al fenomeno osservato in superficie. Il luogo della superficie terrestre posto sulla verticale dell’ipocentro si chiama epicentro: spesso quello più interessato dal fenomeno.

Quasi tutti i terremoti che avvengono sulla superficie terrestre sono concentrati in zone ben precise, ossia in prossimità dei confini tra due placche tettoniche dove il contatto è costituito da faglie: queste sono infatti le aree tettonicamente attive, ossia dove le placche si muovono più o meno “sfregando” o “cozzando” le une rispetto alle altre, generando così i terremoti d’interplacca. Terremoti localizzati e di minor intensità sono registrabili in aree vulcaniche per effetto del movimento di masse magmatiche in profondità.

Mappa pericolosità sismica in Italia

Per la particolare situazione geodinamica (convergenza della placca euroasiatica con la placca africana) il territorio italiano è frequentemente soggetto a terremoti dandogli il primato in Europa per questi fenomeni: su 1.300 sismi distruttivi avvenuti nel II millennio nel Mediterraneo centrale ben 500 hanno interessato l’Italia. Qui di seguito una mappa della pericolosità sismica in Italia dell’Istituto di geofisica e vulcanologia (espressa in termini di accelerazione massima dal suolo):

terremoto ITALIA

I terremoti più forti in Italia

Quali sono stati i terremoti più forti e distruttivi in Italia? Vediamo insieme le scosse più distruttive e che hanno causato più vittime nel nostro Paese:

  • Messina e Reggio Calabria (28 dicembre 1908), 7,24 M, 100.000 morti
  • Val di Noto, Sicilia orientale (11 gennaio 1693), 7,41 M, 60.000 morti
  • Reggio Calabria e Messina (5 febbraio 1783), 6,91 M, 50.000 morti
  • Avezzano, Abruzzo (13 gennaio 1915), 6,99 M, 30.519 morti
  • Verona (3 gennaio 1117), 6,49 M, 30.000 morti
  • Irpinia e Sannio (5 dicembre 1456), 6,96 Mw, 30.000 morti
  • Catania (4 febbraio 1169), 6,60 Mw, 20.000 morti
  • Montemurro, Basilicata (16 dicembre 1857), 6,96 Mw, 12.000 morti
  • Nicastro (oggi Lamezia Terme), Calabria (27 marzo 1638), 7,00 Mw, oltre 10.000 morti
  • Carinzia e Friuli (25 gennaio 1348), 6,66 Mw, 9900 morti
  • Le scosse di terremoto del Centro Italia del 2016 e 2017 rappresentano la più grave sequenza di terremoti registrata in Italia nel XXI secolo, per durata, numero di vittime e di sfollati. La scossa che il 30 ottobre 2016 ha colpito i comuni della Valnerina (Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci) è stata la più forte della sequenza iniziata il 24 agosto precedente, e, per intensità, una delle maggiori in Italia registrata a partire dal 1980.

Si può prevedere un terremoto?

È possibile prevedere un terremoto? No, ad oggi nessuno può sapere se e quando ci sarà una scossa. Sui terremoti sappiamo molte cose, ma non è ancora possibile prevedere con certezza quando, con quale forza e precisamente dove si verificheranno. Sappiamo bene, però, quali sono le zone più pericolose e cosa possiamo aspettarci da una scossa: essere preparati è il modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze di un terremoto.

Guardando la mappa dei terremoti italiani dall’anno 1000 al 2006 è facile notare che i terremoti spesso avvengono in zone già colpite in passato. Gli eventi storici più forti si sono verificati in Sicilia, nelle Alpi orientali e lungo gli Appennini centro-meridionali, dall’Abruzzo alla Calabria. Ma ci sono stati terremoti importanti anche nell’Appennino centro-settentrionale e nel Gargano.

Cosa fare in caso di terremoto

Dal vademecum della Protezione Civile circa la gestione di un terremoto, prima durante e dopo la scossa avvertita.

Cosa fare prima

Con il consiglio di un tecnico

A volte basta rinforzare i muri portanti o migliorare i collegamenti fra pareti e solai: per fare la scelta giusta, fatti consigliare da un tecnico di fiducia.

Da solo, fin da subito

  • Allontana mobili pesanti da letti o divani.
  • Fissa alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti; appendi quadri e specchi con ganci chiusi, che impediscano loro di staccarsi dalla parete.
  • Metti gli oggetti pesanti sui ripiani bassi delle scaffalature; su quelli alti, puoi fissare gli oggetti con del nastro biadesivo.
  • In cucina, utilizza un fermo per l’apertura degli sportelli dei mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri, in modo che non si aprano durante la scossa.
  • Impara dove sono e come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e l’interruttore generale della luce.
  • Individua i punti sicuri dell’abitazione, dove ripararti in caso di terremoto: i vani delle porte, gli angoli delle pareti, sotto il tavolo o il letto.
  • Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio a pile, e assicurati che ognuno sappia dove sono.
  • Informati se esiste e cosa prevede il Piano di protezione civile del tuo Comune: se non c’è, pretendi che sia predisposto, così da sapere come comportarti in caso di emergenza.
  • Elimina tutte le situazioni che, in caso di terremoto, possono rappresentare un pericolo per te o i tuoi familiari.

Cosa fare durante un terremoto

  • Se sei in un luogo chiuso, mettiti sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante.
  • Stai attento alle cose che cadendo potrebbero colpirti (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.).
  • Fai attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti e possono danneggiarsi.
  • Meglio evitare l’ascensore: si può bloccare.
  • Fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.
  • Se sei all’aperto, allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono.

Cosa fare dopo un terremoto

  • Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te e, se necessario, presta i primi soccorsi.
  • Esci con prudenza, indossando le scarpe: in strada potresti ferirti con vetri rotti.
  • Se sei in una zona a rischio maremoto, allontanati dalla spiaggia e raggiungi un posto elevato.
  • Raggiungi le aree di attesa previste dal Piano di protezione civile del tuo Comune.
  • Limita, per quanto possibile, l’uso del telefono.
  • Limita l’uso dell’auto per evitare di intralciare il passaggio dei mezzi di soccorso.

Se hai avvertito una scossa di terremoto e vuoi essere aggiornato su tutte le ultime scosse di oggi e dei giorni scorsi in Italia, clicca qui

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