Il 26 gennaio 2020 i cittadini della regione Calabria tornano alle urne per le elezioni regionali 2020. Le elezioni si sarebbero dovute tenere alla fine del 2019, ma sono state posticipate di qualche mese. Nello stesso giorno anche un’altra regione italiana sarà chiamata al voto, l’Emilia Romagna (qui tutto quello che c’è da sapere e le ultime notizie). L’annuncio ufficiale è arrivato il 19 novembre 2019 da parte del presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio. Oliverio ha riferito di avere fissato la data delle elezioni d’intesa col presidente della Corte d’appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, previo parere del presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto.
I candidati alle elezioni sono quattro: Francesco Aiello (Movimento 5 Stelle), Filippo Callipo detto “Pippo” (centrosinistra), Jole Santelli (centrodestra) e Carlo Tansi (liste civiche). Qui i loro programmi elettorali.
Le urne per le regionali in Calabria saranno aperte dalle ore 7 alle 23 di domenica 26 gennaio 2020, in contemporanea con l’Emilia Romagna. Sarà possibile conoscere l’esito del voto già nella tarda serata di domenica, alla conclusione dello spoglio dei voti, che inizierà subito dopo la chiusura delle urne.
La legge elettorale calabrese risale al 2014, ed è quindi già stata usata per la tornata del 23 novembre di quell’anno. In quelle elezioni, Mario Oliverio ottenne il 61,4 per cento dei consensi.
Si tratta di un sistema elettorale proporzionale con premio di maggioranza e con soglie di sbarramento: 24 seggi sui 30 totali sono assegnati con sistema proporzionale, i restanti sono assegnati alle liste che appoggiano il Presidente eletto qualora queste non raggiungano autonomamente il 50 per cento dei seggi nel riparto proporzionale. Se la coalizione raggiunge o supera il 50% dei seggi, ottiene un premio dimezzato, di 3 seggi. Qualora la coalizione vincente non raggiunga i 16 seggi (il 55%) perfino dopo l’assegnazione del premio intero, è prevista l’’attribuzione di questi seggi aggiuntivi togliendoli da quelli attribuiti alle liste di opposizione.
Possono accedere al riparto dei seggi del Consiglio regionale le liste circoscrizionali superano il 4 per cento a livello regionale e le coalizioni regionali che superano l’8 per cento.
È previsto un premio di maggioranza del 60 per cento dei seggi nel consiglio regionale.
Il territorio regionale è diviso in 3 circoscrizioni: Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia (Centro), Cosenza (Nord), Reggio Calabria (Sud).
Ogni elettore ha la possibilità di esprimere due voti, uno per il candidato Presidente e uno per una lista. Qualora l’elettore esprima il suo voto soltanto per una lista provinciale il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente collegato a quella lista. Non è ammesso il voto disgiunto.
L’attuale governatore calabrese, il dem Mario Oliverio era risultato vincitore con il 61,4 per cento dei voti, staccando di moltissimo la candidata di Forza Italia Wanda Ferro, con il 23,6 per cento e Nico D’Ascola del Nuovo centro destra, con l’8,7 per cento. Il candidato del M5s, Cono Cantelmi ottenne solo il 4,9 per cento, non riuscendo a eleggere neanche un consigliere regionale. Oggi, dopo le elezioni politiche del 2018 e le Europee del 2019, il M5s in Calabria è molto più forte, risultando essere il partito più votato. Quelle del 2014 erano state elezioni anticipate, a causa delle dimissioni dell’allora governatore Giuseppe Scopelliti, in seguito alla condanna nel caso Fallara, per abuso d’ufficio (poi prescritto) e per falso in atto pubblico.