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Ultimo aggiornamento ore 19:52

Coronavirus

Coronavirus: tutte le ultime notizie, news Italia e mondo sul virus Covid 19

Il Coronavirus secondo l’Oms è una “pandemia”. Dopo aver infettato centinaia di migliaia di persone in Cina e nel mondo, il virus Covid-19 è arrivato in Italia provocando migliaia di contagi e decessi (qui è possibile vedere la mappa interattiva dei contagi in tempo reale). Un’emergenza in piena regola che il Governo italiano sta cercando di gestire con decreti legge e restrizioni e che tra marzo e maggio 2020 ha imposto un lockdown sull’intero territorio nazinale

Coronavirus: le ultime notizie

TPI segue l’emergenza coronavirus (Covid 19) in Italia e nel mondo ogni giorno con tutte le ultime notizie in tempo reale, dati, aggiornamenti ed esclusive.

L’11 marzo il Governo ha deciso di chiudere tutte le attività commerciali in Italia, eccetto alimentari e farmacie. Chiusi negozi e locali in tutta Italia, garantiti trasporti e servizi essenziali, rimangono aperti alimentari, farmacie, tabacchi, edicole. Stop completo a pub, ristoranti, bar. Sì alle consegne a domicilio. Garantiti anche servizi bancari, postali, assicurativi. Fabbriche e industrie aperte ma con misure di sicurezza.

Il lockdown si è protratto fino al 4 maggio, mentre dal 3 giugno è stata riammessa la possibilità di spostarsi da una regione all’altra.

 

Quali sono i sintomi del Coronavirus?

I sintomi assomigliano a quelli dell’influenza? Sì, i sintomi assomigliano a quelli dell’influenza e delle sindromi parainfluenzali che circolano in questa stagione. Ecco perché è facile che si creino falsi allarmi prima che le analisi di laboratorio consentano di arrivare a una diagnosi certa. Febbre, tosse, difficoltà respiratorie, nei casi gravi bronchite e polmonite sono le caratteristiche dell’infezione da coronavirus che devono preoccupare, in particolare se si hanno avuti contatti con persone provenienti dalle zone del contagio.

Quanto è contagioso il Coronavirus?

Ogni persona contagiata dal virus 2019-nCov può infettarne in media altre 2,6 persone, con un tasso che varia da 1,5 a 3,5: le stime sono dei ricercatori dell’Imperial College di Londra, che collaborano con l’Organizzazione mondiale della sanità.

“Il periodo di incubazione – ha spiegato l’infettivologo Massimo Galli, professore all’Università di Milano-Ospedale Sacco – è di 5,2 giorni. Il periodo di contumacia quindi di quarantena per capire se il virus si è manifestato è di 14 giorni”. Il virus 2019 n-CoV, secondo uno studio di Lancet, potrebbe essere trasmesso anche da persone che, pur avendo già l’infezione, non mostrano di avere sintomi: sarebbe questo il caso del paziente ricoverato in Lombardia. Per questo è cruciale isolare i pazienti e mettere in quarantena tutti coloro che hanno avuto contatti con i malati.

Come si trasmette il virus?

Il virus può essere trasmesso da persona a persona, in genere dopo un contatto stretto con un paziente infetto. Il principale fattore di contagio è lo spostamento delle persone affette da Coronavirus: per questo motivo i pazienti (o i sospetti pazienti) sono messi in quarantena. I coronavirus umani si trasmettono da una persona infetta a un’altra attraverso la saliva, tossendo e starnutendo; con contatti diretti personali (come toccare o stringere la mano e portarla alle mucose); toccando prima un oggetto o una superficie contaminati dal virus e poi portandosi le mani (non ancora lavate) sulla bocca, sul naso o sugli occhi (anche se questa trasmissione è più difficile); infine, con la contaminazione fecale.

Sintomi Coronavirus: cosa fare se pensate di essere stati contagiati

I consigli del Ministero sono: indossare una mascherina se si è in contatto con altre persone, chiamare il numero del Ministero 1500, utilizzare fazzoletti usa e getta (da chiudere ermeticamente dopo l’uso) e lavarsi le mani frequentemente. In Lombardia si può chiamare anche il 112. Attenzione: non bisogna andare personalmente dal medico o al Pronto Soccorso. Nel caso si sospetti un contagio i medici verranno a prendere i pazienti in ambulanza in “biocontenimento”.

“Si è calcolato”, ha spiegato l’infettivologo Massimo Galli, professore all’Università di Milano-Ospedale Sacco, “che per questi virus la distanza di sicurezza è 1 metro e 82 centimetri affinché le particelle emesse da colpi di tosse e starnuti non possano raggiungere l’altro”.

Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione del nuovo coronavirus sono per ora generali:

  • Lavarsi spesso le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o con soluzioni alcoliche.
  • Starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso.
  • Evitare di toccare gli occhi, il naso o la bocca con mani non lavate, evitare contatti ravvicinati con persone che sono malate o che mostri sintomi di malattie respiratorie (come tosse e starnuti).
  • Rimanere a casa se si hanno sintomi.
  • Non andare in Pronto Soccorso ma telefonare al numero 1500 (o 112).
  • Fare attenzione alle pratiche alimentari (evitare carne cruda o poco cotta, frutta o verdura non lavate e le bevande non imbottigliate).
  • Pulire e disinfettare oggetti e superfici che possono essere state contaminate.
  • Vaccinarsi contro l’influenza (per non rischiare confusione dei sintomi).

Esiste un trattamento o un vaccino per il Coronavirus?

Ad oggi non esiste un trattamento specifico o un vaccino per la malattia causata dal coronavirus. Quando la malattia dà luogo a polmoniti particolarmente gravi si può considerare l’uso dell’Ecmo, l’ossigenazione extracorporea, una tecnica di rianimazione che supporta le funzioni vitali attraverso l’ossigenazione del sangue. Si stanno studiando da più parti alcuni antivirali già utilizzati nel caso di altri virus: Hiv, Ebola, SARS e altri farmaci conosciuti e sembrano essere efficaci con i malati. L’ultima sperimentazione è in Cina con gli anticorpi contenuti nel plasma di persone guarite dall’infezione. Il metodo veniva usato nei malati al tempo della SARS.

Da questa prima fase è possibile dire che il virus in questione non è letale nella maggior parte dei casi. Quasi tutti i contagiati sopravvivono al virus. La percentuale dei decessi causati dal virus è al momento di circa il 2-3 per cento, più alta in Cina. Buona parte delle vittime del nuovo coronavirus erano anziane e con patologie pregresse, in media non colpisce persone giovani che comunque guariscono. Nessuna vittima in Cina aveva meno di 9 anni.

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