La Repubblica popolare cinese nasce nel 1949 per volontà del Partito comunista cinese che da allora è alla guida del Paese. Nel 1971 la Cina esce dall’isolamento internazionale in cui era finita durante il periodo della guerra di Corea e fa il suo ingresso nelle Nazioni Unite. Dal marzo del 2013 Xi Jinping è il Presidente della Repubblica popolare cinese.
I politici che governano il Paese sono eletti ogni cinque anni dal Partito comunista cinese (CPC) attraverso un congresso nazionale che nomina i membri del Comitato centrale. Il Comitato centrale a sua volta è formato dal Politburo e dal Comitato Permanente di cui fanno parte le principali cariche dello Stato.
Con il nuovo progetto infrastrutturale delle Nuove Vie della Seta (noto anche come Belt and Road, inaugurato nel 2013) la Cina sta cercando di “connettersi” con l’Europa e il mondo attraverso massicci investimenti per migliorare i suoi collegamenti commerciali con l’estero.
Il mar Cinese Meridionale resta ancora la zona di maggiore tensione per le rivendicazioni che Pechino continua a fare su alcune delle isole contese con i paesi limitrofi.
Con l’arrivo alla Casa Bianca del presidente Trump le divergenze tra la Cina e gli Stati Uniti si sono ampliate. Gli USA sembrano temere molto la concorrenza commerciale della Cina: a marzo del 2018 Trump ha imposto dazi sui prodotti cinesi e nel dicembre 2018 Meng Wanzhou, Ceo del colosso delle telecomunicazioni Huawei, è stata arrestata a Vancouver su richiesta delle autorità americane, con l’accusa di aver violato le sanzioni imposte all’Iran.
Il 9 giugno del 2019 a Hong Kong sono iniziate forti proteste di piazza contro un emendamento alla legge sulle estradizioni che è stata ufficialmente ritirata il 24 ottobre. Da allora gli scontri tra i manifestanti e le forze di polizia non sono mai finiti e hanno causato 2500 feriti e tre morti (due manifestanti e un agente).
L’emendamento alla legge che ha scatenato le proteste prevedeva che fosse possibile per Hong Kong la consegna a un altro Stato (estradizione) di chi si fosse macchiato di crimini gravi come l’omicidio o la violenza sessuale.
I manifestanti scesi in piazza inizialmente contro la Legge hanno ampliato le loro rivendicazioni chiedendo che Pechino cessi di avere una forte influenza sulla politica interna del Paese. Nel 1997, infatti, Regno Unito e Cina hanno raggiunto un accordo secondo cui Hong Kong sarebbe passato da protettorato inglese a regione amministrativa a statuto speciale sotto il controllo di Pechino. Nel 2047 allo scadere dell’accordo questa autonomia potrebbe essere fortemente limitata dal governo cinese.