Il caso Cucchi riguarda la morte di Stefano Cucchi, 31enne romano arrestato dai carabinieri nel parco degli Acquedotti la sera del 15 ottobre 2009, per detenzione di sostanze stupefacenti.
Stefano Cucchi viene trovato morto il 22 ottobre 2009 in una stanza nel reparto protetto dell’ospedale Sandro Pertini di Roma, sei giorni dopo il suo arresto.
È l’inizio di una lunga e complessa vicenda giudiziaria e di una lotta per la verità portata avanti soprattutto da Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, affiancata dall’avvocato Fabio Anselmo.
Il film Sulla mia pelle di Alessio Cremonini racconta il caso Cucchi ripercorrendo gli ultimi sette giorni di vita di Stefano. Alessandro Borghi recita nel ruolo del 31enne romano.
ULTIME NOTIZIE
14 novembre 2019 – Caso Cucchi, la sorella Ilaria commenta la sentenza: “Stefano ora potrà riposare in pace” | VIDEO
Caso Cucchi, condannati i carabinieri accusati del pestaggio: 12 anni per Di Bernardo e D’Alessandro
Caso Cucchi, la sentenza sui medici dell’ospedale Pertini: quattro prescrizioni e un’assoluzione
12 novembre 2019 – Caso Cucchi, giudice si astiene a processo su depistaggio, Ilaria Cucchi a TPI: “Estremamente soddisfatta”
Dal caso Cucchi sono nati diversi filoni d’indagine, che hanno portato a tre processi.
Gli agenti di penitenziaria e i medici
Il primo è quello avviato nel 2011 nei confronti degli agenti della penitenziaria, accusati di lesioni e abuso di autorità, degli infermieri e dei medici del Pertini, accusati di omicidio colposo. I tre agenti di polizia penitenziaria e gli infermieri sono stati assolti nel 2015 in via definitiva. Per quanto riguarda i medici, invece, sono stati condannati in primo grado per omicidio colposo, e poi due volte assolti in appello (dopo due rinvii della Cassazione) il primario Aldo Fierro e gli aiuti Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi Preite De Marchis e Silvia Di Carlo. Il 14 novembre è attesa nei loro confronti la sentenza del processo di appello-ter. Ma il reato loro contestato, quello di omicidio colposo, è caduto in prescrizione.
I carabinieri
Una nuova inchiesta, che riguarda i carabinieri che ebbero in custodia Cucchi tra la sera del 15 e la mattina del 16 ottobre 2009, si chiude a gennaio 2017.
L’inchiesta parte dalla testimonianza del carabiniere Riccardo Casamassima, che accusa alcuni colleghi. Il processo vede imputati cinque carabinieri: tre di loro vengono accusati di omicidio preterintenzionale (Alessio Di Bernardo, Raffaele D’Alessandro e Francesco Tedesco).
Falso e calunnia sono i reati ipotizzati a carico di Roberto Mandolini, all’epoca comandante della stazione Appia. Un altro carabiniere, Vincenzo Nicolardi, risponde solo per calunnia.
Nel corso di questo processo, chiamato “Cucchi bis”, Francesco Tedesco accusa i due colleghi Di Bernardo e D’Alessandro del violento pestaggio che ha causato la morte di Stefano Cucchi. Siamo ad a ottobre 2018.
L’8 aprile 2019 Tedesco racconta in aula le fasi del pestaggio di Cucchi indicando quali autori materiali gli altri due colleghi co-imputati.
Il 3 ottobre 2019 il pubblico ministero Giovanni Musarò chiude la requisitoria del processo, chiedendo la condanna per omicidio preterintenzionale a 18 anni di carcere nei confronti di Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, a 8 anni di carcere per falso nei confronti di Roberto Mandolini.
Per l’imputato-testimone Francesco Tedesco, il pm chiede l’assoluzione con la formula “per non aver commesso il fatto”, ma la condanna a tre anni e mezzo di reclusione per l’accusa di falso. Musarò ha chiesto inoltre il non doversi procedere per prescrizione dall’accusa di calunnia per Vincenzo Nicolardi, Francesco Tedesco e Roberto Mandolini.
La sentenza è attesa per il 14 novembre 2019.
Il depistaggio
A seguito delle dichiarazioni di Tedesco, inizia una nuova inchiesta che coinvolge otto carabinieri, tra cui anche alti ufficiali dell’Arma.
Il processo per depistaggio inizia il 12 novembre 2019. I carabinieri imputati sono Alessandro Casarsa, Francesco Cavallo, Luciano Soligo, Massimiliano Colombo Labriola e Francesco Di Sano sono accusati di falso ideologico; Lorenzo Sabatino e Tiziano Testarmata sono accusati di omessa denuncia e favoreggiamento, mentre Luca De Cianni è imputato falso ideologico e calunnia.
Finora non c’è stata nessuna condanna definitiva per il caso Cucchi.