Vuelta Espana 2023: verso i Pirenei ad andatura turistica
Il colombiano Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) ha vinto la dodicesima tappa della 78ma Vuelta a Espana lungo i 150 chilometri che portavano da Olvega a Zaragoza precedendo la maglia verde Kaden Groves e l’olandese Boy Van Poppel (Intermarchè Circus Wanty). Quasi immutata la classifica generale con lo statunitense Sepp Kuss (Jumbo Visma) in maglia roja con un vantaggio di 26” sullo spagnolo Marc Soler (UAE Team Emirates). Il belga Remco Evenepoel (Soudal Quickstep) conserva la terza posizione a 1’09”, seguito dallo sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma), quarto a 1’32” grazie all’abbuono conquistato oggi al traguardo volante, con il giovane francese Lenny Martinez (Groupama FDJ) quinto a 2’02”.
A caratterizzare una frazione che si annunciava insipida è stata la fuga della coppia formata dallo spagnolo Abel Balderstone (Caja Rural Seguros) e dall’olandese Jetse Bol (Burgos BH). Partiti subito dopo il via, i due hanno viaggiato d’amore e d’accordo per 100 chilometri, tenuti sotto controllo dal gruppo che non gli ha mai concesso più di due minuti di margine. Nel momento in cui stava per aver luogo il riassorbimento, Bol con un ultimo scatto ha percorso in solitaria altri cinque chilometri, garantendosi così il premio come più combattivo di giornata. Ricompattatosi il plotone, Groves passava primo al traguardo volante di Gallego ai meno 25, precedendo Roglic che così recuperava quattro secondi in graduatoria. L’approccio alla volata faceva presagire un facile tris dell’australiano con l’Alpecin Deceuninck che assumeva il controllo delle operazioni ai meno due. Groves, però, si trovava inopinatamente chiuso ai trecento metri in coincidenza con la leggera curva che immetteva sul rettilineo finale. Di questa inattesa evenienza approfittava al meglio la UAE con Nelson Oliveira che lanciava Molano verso la vittoria.
Domani andrà in scena la tappa regina di questa Vuelta, quella che potrebbe dare una svolta, forse decisiva, alla classifica. Saranno solo 135 i chilometri della tredicesima frazione che porterà da Formigal Huesca la Magia in vetta al leggendario Col du Tourmalet in territorio francese. Disseminati lungo il percorso, i corridori troveranno ben quattro GPM. In partenza ci sarà il Puerto de Portalet, una salita di terza categoria in vetta alla quale si entrerà Francia. Una discesa di 30 chilometri porterà all’imbocco del Col d’Aubisque, sei chilometri e mezzo al 7% di media con un picco del 13% nel finale, asperità di categoria Especial. La successiva picchiata sarà seguita dal Col de Spandelles, GPM di prima categoria di 10 chilometri all’8% con secondi d’abbuono in premio al passaggio in vetta. Mancheranno, a questo punto, poco più di 50 chilometri al traguardo. I primi 15 saranno in discesa, seguiti da altrettanti di falsopiano. Dopodiché resteranno gli ultimi 19, al 7% ma con punte in doppia cifra, che termineranno ai 2.115 metri del Col du Tourmalet: la montagna simbolo del Tour de France, domani prestata alla Vuelta.