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Home » Sport

Vuelta Espana 2023: ci pensano le cadute ad animare la corsa

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Il francese Geoffrey Soupe (TotalEnergies) ha vinto la settima tappa della 78ma Vuelta a Espana da Utel a Oliva lungo 201 chilometri inizialmente mossi nella prima metà con la parte conclusiva totalmente in piano. Il trentacinquenne di Viriat ha colto il successo più importante della sua carriera al termine d’una anarchica volata di gruppo in cui gli sprinter principali si sono persi per strada. Alle spalle del corridore transalpino si è piazzato il campione del Venezuela Orluis Aular (Caja Rural Seguros) che ha preceduto il belga Edward Theuns (Lidl Trek). Resta immutata la classifica generale con il giovane francese Lenny Martinez (Groupama FDJ) in maglia roja con il risicato vantaggio di 8” sullo statunitense Sepp Kuss (Jumbo Visma) e un margine di 51” sul terzo, lo spagnolo Marc Soler.

Non ci si aspettava nulla dalla frazione odierna e così è stato. Gli spagnoli José Herrada (Cofidis) e Ander Okamika (Burgos BH) hanno dato vita a una lunga fuga cui il gruppo ha concesso spazio limitato. Herrada si è rialzato ai meno 60 dal traguardo mentre Okamika ha proseguito in solitaria per altri 20 chilometri. Dopodiché è cominciata la lunga preparazione allo sprint finale che è stata caratterizzata da due cadute. La prima, a 12 chilometri dal traguardo, ha coinvolto anche il secondo in graduatoria, l’americano Kuss che, fortunatamente, si è prontamente rialzato senza conseguenze. Ben più grave, purtroppo, la seconda ai meno quattro, generata da uno sbandamento in testa al gruppo. A pagarne lo scotto è stato l’olandese Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) costretto al ritiro. Era proprio questo incidente a rimescolare le carte nelle posizioni d’avanguardia del plotone mandando a carte quarantotto le strategie delle squadre dei velocisti e creando i presupposti per l’improbabile vittoria di Soupe.

Domani sarà la volta dell’ottava tappa, una frazione potenzialmente intrigante con ben 3.500 metri di dislivello. Si pedalerà per 165 chilometri, totalmente privi di pianura, da Denia a Xorret de Catì. Dopo 20 chilometri i corridori incontreranno l’Alto del Vall d’Ebo cui seguirà il Puerto de Tollos. A metà percorso sarà la volta del Puerto de Benifallim che sarà seguito da una lunga discesa e la successiva risalit verso il Porto de Carrasqueta. Dulcis in fundo, l’unico GPM di prima categoria, il breve e brutale Xorret de Catì, quattro chilometri con pendenza media superiore all’11% con punta massima al 22%. Superata la vetta mancheranno tre chilometri allo striscione finale. I primi due saranno in discesa ma nell’ultimo si tornerà a salire.

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