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Vuelta 2022: Carapaz centra il tris, la Vuelta è di Remco

Immagine di copertina
Remco Evenepoel. Credit: EPA/Javier Lizon

Il campione olimpico Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) ha vinto la ventesima e penultima tappa della 77ma Vuelta Espana che viaggiava da Moralzarzal al Puerto de Navacerrada lungo 181 chilometri infarciti da ben cinque GPM. L’ecuadoriano ha così conquistato il suo terzo successo parziale, in aggiunta alla classifica finale degli scalatori, in questa edizione della corsa spagnola, eguagliando così il danese Mads Pedersen (Trek Segagredo), trionfatore, a sua volta, nella classifica a punti. Alle spalle del Diablito, oggi è giunto, staccato di otto secondi, l’olandese Thymen Arensman (Team DSM) che, ironia della sorte, lo sostituirà l’anno nello squadrone britannico con il vincitore del Giro d’Italia 2019 che passerà alla EF Education Easy Post. Terzo all’arrivo, a consolidare il medesimo posto in classifica generale, è giunto il quasi ventenne iberico Juan Ayuso (UAE Team Emirates) che ha regolato il gruppo degli uomini di classifica, arrivati con un ritardo di 13” dal vincitore. Dando per scontato il carattere didascalico della passerella conclusiva di Madrid domani, una kermesse di soli 97 chilometri, Remco Evenepoel (Quick Step Alpha Vinyl) ha vinto la Vuelta Espana 2022 precedendo i due corridori spagnoli Enric Mas (Team Movisar), secondo a 2’07”, ed Juan Ayuso, terzo a 5’10”. Scorrendo in giù la classifica, la quarta moneta va al colombiano Miguel Angel Lopez (Astana Qazaqstan), distanziato 5’56”, che precede il portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates), quinto a 7’16”.

Chiunque si illudesse che la frazione odierna producesse qualcosa d’interessante, sarà rimasto profondamente deluso. Il tentativo in partenza dell’australiano Robert Stannard (Alpecin Deceuninck) di scippare la maglia a pois dalle spalle di Carapaz ha costituito il clou della giornata. Sarebbe servito al canguro l’en plein sui cinque colli odierni per realizzare l’impresa. Il suo passaggio in prima posizione sulle prime due salite, però, ha prontamente provocato la reazione della Locomotora del Carchi che, non solo ha raggiunto il rivale ma, a conferma che l’appetito vien mangiando, è andato a conquistare il successo pieno di giornata.

Inesistente la lotta per la maglia roja con la Movistar che dopo aver mandato in avanscoperta Alejandro Valverde, presumibilmente per aiutare Mas nel finale, non è stata capace di produrre selezione sulla penultima salita quando il corridore delle Baleari avrebbe dovuto attaccare il giovane fiammingo, in considerazione anche del cospicuo svantaggio da recuperare. Mas, che oggi ha tentato solo un pallido scatto, domani chiuderà al posto d’onore la Vuelta per la terza volta nelle ultime cinque edizioni, non essendo mai stato in nessuna di queste occasioni mai in lotta per la vittoria finale.

A 44 anni dal successo di Johan De Muynck al Giro d’Italia 1978, che faceva seguito al trionfo di Freddy Maertens l’anno prima in terra di Spagna, il Belgio torna a vincere un grande giro. Speriamo non capiti mai all’Italia di dover digiunare così a lungo.

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