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Vuelta 2021, 17esima tappa: l’inappellabile sentenza dei Lagos de Covadonga

Immagine di copertina
Credit: Ansa

Primoz Roglic (Jumbo Visma) ha vinto per distacco la tappa regina della 76ma Vuelta Espana lungo i 186 chilometri che hanno portato la corsa da Unquera ai Lagos de Covadonga. Era la 22ma volta che la Vuelta poneva lo striscione d’arrivo in vetta a questa iconica asperità asturiana. Come nelle precedenti occasioni, anche oggi il giudizio emerso dalla frazione appena conclusa avrà un peso decisivo sull’esito finale della corsa iberica. Lo sloveno ha distanziato di 1’35” un gruppo comprendente tutti i migliori della classifica generale. A completare il trionfo Jumbo Visma, il fido scudiero del campione di Trbovlje, lo statunitense Sepp Kuss, ha conquistato la piazza d’onore con il colombiano Miguel Angel Lopez (Team Movistar) che si è classificato terzo.

Roglic è anche rientrato in possesso della maglia roja, complice il crollo del norvegese Odd Christian Eiking (Intermarchè Wanty Gobert) giunto al traguardo staccato di oltre 6 minuti. Ora il campione olimpico a cronometro guida la graduatoria con un vantaggio di 2’22” sullo spagnolo Enric Mas (Team Movistar) seguito dal compagno di squadra Miguel Angel Lopez, staccato di 3’11”.

La cronaca della tappa si concentra nell’attacco, preannunciato, di Egan Bernal (Ineos Grenadiers) a 61 chilometri dal traguardo sulla seconda ascesa alla Collada Llomena. Solo Roglic rispondeva allo scatto del vincitore dell’ultimo Giro d’Italia. I due guadagnavano rapidamente due minuti sul gruppo, vantaggio che scendeva, sotto l’azione della Bahrain Victorious, a 90 secondi ai meno 15 dall’arrivo, all’imbocco dell’erta conclusiva. A 8.000 metri dal traguardo Bernal cedeva, senza che Roglic scattasse, venendo ripreso dagli inseguitori al triangolo rosso dell’ultimo chilometro. L’alfiere della Jumbo Visma completava una rara, per lui, vittoria per distacco con urlo liberatorio mentre tagliava la linea d’arrivo. Dopo lo svizzero Toni Rominger (1992/94) e lo spagnolo Roberto Heras (2003/05) anche lui domenica conquisterà la Vuelta per il terzo anno consecutivo.

Domani è in programma una frazione sulla carta durissima. Nei 163 chilometri da Salas all’Altu d”El Gamoniteiru, cima Alberto Fernandez di questa edizione della Vuelta, ci saranno da superare più di 4.000 metri di dislivello. La salita finale è la più dura tra quelle in programma nelle tre settimane di gara. Detto ciò, a meno che il Team Movistar decida di attaccare Roglic da lontano, è improbabile che dopo la prova enfatica odierna del campione sloveno si assista ad una battaglia che metta in discussione la destinazione finale della maglia roja.

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