Tra calcio e marketing: l’autogol della Lega fa gioco a Justmary.fun
I leghisti attaccano il marchio che commercializza la cannabis legale, ma la sua attività è totalmente legale e il fondatore Matteo Moretti replica con una battuta folgorante: "Sponsorizzo anche loro, così li aiuto a recuperare i 49 milioni di debito col fisco"
Trasformare una polemica potenzialmente dannosa in un’abile mossa di marketing: è questa la lezione si può trarre dal botta e risposta tra Matteo Moretti, amministratore di Justmary.fun e la Lega di Matteo Salvini.
Il pomo della discordia è la sponsorizzazione da parte della società che commercializza cannabis light, cosa ovviamente del tutto legale, di tre squadre del campionato di Serie A: Sampdoria, Udinese e Verona. In quanto partner commerciale, il logo di Justmary.fun compare a bordo campo durante le partite, sui tabelloni pubblicitari. Tra i tanti che lo hanno notato c’è anche il Sindaco leghista di Verona, Federico Sboarina, il quale non ha granché gradito la scelta, essendosi battuto in passato contro la legalizzazione del commercio di cannabis light, insieme al consigliere comunale Alberto Zelger. Ma senza successo: oggi nulla osta al commercio e all’home delivery del prodotto.
Anche il parlamentare Vito Comencini, ex consigliere comunale eletto proprio a Verona, ha definito “inopportuna” la scelta dell’Hellas, aggiungendo che “la battaglia contro la commercializzazione della canapa è una delle priorità della Lega e anche in questo caso è necessario essere chiari: bisogna andare oltre i meri interessi economici perché lo sport e il calcio rappresentano un universo di valori e un punto di riferimento in particolare per i giovani”.
Polemiche che, tuttavia, rischiano di trasformarsi in un autogol, in quanto le discussioni sul tema stanno dando a Justmary.fun una visibilità persino superiore a quella attesa con la sponsorizzazione delle squadre di calcio. Denotando una notevole astuzia comunicativa, Matteo Moretti ha replicato agli attacchi del Carroccio con una battuta decisamente folgorante, dicendosi disponibile “a sponsorizzare anche la Lega, qualora ci sia un’opportunità, così da aiutarli a sistemare il loro debito col fisco da 49 milioni“.