Tour de France 2024, 16esima tappa: Philipsen pareggia il conto e riapre la lotta per la maglia verde
Il belga Jasper Philipsen (Alpecin Deceuninck) ha vinto in volata la sedicesima tappa del 111° Tour de France, da Gruissan a Nîmes lungo 189 chilometri nel cuore del Midì. In quello che dovrebbe essere stato l’ultimo sprint di questa edizione della Grande Boucle, il vincitore della Milano-Sanremo ha trionfato in modo enfatico, replicando il successo di venerdì scorso a Pau.
Al secondo posto, a una macchina di distanza, si è piazzato il tedesco Philip Bauhaus (Bahrain Victorious) che ha preceduto il norvegese Alexander Kristoff (Uno-X Mobility). Questo risultato, unito alla caduta, che sembrerebbe non aver avuto conseguenze, della maglia verde, Biniam Girmay (Intermarchè Wanty) ha riaperto la lotta per la classifica a punti con Philipsen che, salendo a quota 344, si è avvicinato all’eritreo, fermo a 376.
Non c’è più molto terreno a disposizione per i velocisti ma, nei traguardi volanti disseminati lungo il percorso, ci sono ancora sufficienti punti in palio da rendere possibile un comunque improbabile ribaltone. In tutto ciò, la classifica generale è rimasta invariata con lo sloveno Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in maglia gialla con 3’09” sul danese Jonas Vingegaard (Visma Lease a Bike) e 5’19” sul belga Remco Evenepoel (Soudal Quickstep).
La cronaca della frazione odierna è ridotta al singolo tentativo di fuga del francese Thomas Gachignard (TotalEnergies). Il 24enne di Niort è scattato a metà percorso, rimanendo in avanscoperta per quasi 70 chilometri con un vantaggio che non ha mai superato i due minuti e mezzo.
Ripreso il fuggitivo, è iniziata in seno al plotone la solita duplice lotta per proteggere gli uomini di classifica dal rischio cadute in coincidenza con il desiderio delle squadre dei velocisti di prendere posizione per la volata. Questo secondo agone ha registrato una serie di operazioni ben oltre il limite del lecito cui si è aggiunta la caduta di Girmay, arrotatosi con un altro corridore su una rotatoria ai meno 700 dal traguardo.
Confermando d’aver trovato la quadra, l’Alpecin Deceuninck ha replicato quanto avvenuto quattro giorni fa con il campione del mondo, Mathieu van der Poel che ha portato Philipsen in carrozza ai 200 metri. Il resto è stato un gioco da ragazzi per Jasper.
Domani andrà in scena la diciassettesima tappa, una frazione che lascerà libera interpretazione ai corridori. Si viaggerà da Saint-Paul-Trois-Châteaux a Superdévoluy lungo 178 chilometri comprendenti 2.850 metri di dislivello.
Dato per scontato un attacco in partenza di uomini fuori classifica, sarà da capire se UAE e Visma vorranno tenere chiusa la corsa o rinunceranno alla vittoria di giornata. In ogni caso, il finale presenterà tre GpM in rapida successione che, seppur non durissimi, potrebbero generare qualche fuoco d’artificio.