Tour de France 2024: Biniam Girmay non resiste al richiamo del Museo Egizio
Com’era prevedibile avvenisse nell’unica frazione morbida tra le prime quattro di questo Tour, il gruppo ha viaggiato tranquillo per 200 chilometri. L’unico corridore che ha tentato di movimentare la giornata è stato il francese Fabien Grellier (TotalEnergies), partito a 70 chilometri dal traguardo e rimasto solitario in avanscoperta fino ai meno 30. L’ultima fase di corsa è stata caratterizzata da una serie di cadute, tutte per fortuna senza gravi conseguenze. Il primo a finire a terra, a 15 chilometri dalla conclusione, è stato il danese Casper Pedersen (Soudal-Quick Step) seguito ai meno 10 dal transalpino Bruno Armirail (Decathlon AG2R). Alle porte di Torino, il campione del mondo Mathieu van der Poel (Alpecin Deceuninck) era vittima d’un incidente meccanico che lo tagliava fuori dalla volata. Infine, c’era la caduta già anticipata in apertura che sfoltiva ulteriormente il gruppo, riducendo a una ventina i battistrada. Mads Pedersen (Lidl Trek) partiva lungo ai trecento metri, venendo facilmente superato da Girmay che, con un equilibrismo, era bravissimo a infilarsi tra il danese e le transenne. Carapaz, unico dei quattro leader a pari tempo in questo primo drappello, poteva festeggiare la conquista della sua prima maglia gialla.
Domani il Tour de France saluterà l’Italia con la quarta tappa, una frazione tanto breve quanto intensa. Saranno soli 138 chilometri da Pinerolo a Valloire. Ai meno 19 dal traguardo la corsa passerà sul temutissimo Col de Galibier alla non indifferente quota di 2.642 metri. Si attendono ulteriori fuochi d’artificio tra i pretendenti alla vittoria finale.