Tour de France 2021, settima tappa: sloveno che viene, sloveno che va
Il campione di Slovenia Matej Mohoric (Bahrain Victorious) ha trionfato in modo enfatico nella settima tappa del 108esimo Tour de France, lungo i quasi 250 chilometri che portavano i corridori da Vierzon a Le Creusot. Al secondo posto, staccato di 1’20” si è piazzato il vincitore della Milano – Sanremo, Jasper Stuyven (Trek Segafredo), con il danese Magnus Cort Nielsen (EF Education Nippo) che è giunto terzo privando dell’abbuono la magia gialla Mathieu Van der Poel (Alpecin Fenix).
L’olandese esce da questa frazione comunque rafforzato nel primato anche se si capirà solo domani il prezzo pagato per lo sforzo odierno. Ora in graduatoria precede di mezzo minuto l’eterno rivale Wout van Aert (Jumbo Visma) con il vincitore del Giro delle Fiandre, il danese Kasper Asgreen (Deceuninck Quick Step), terzo a 1’49”. Seguono i due sloveni: il vincitore di giornata Mohoric, quarto a 3’01 e Tadej Pogacar (UAE Emirates), ora quinto a 3’43 davanti ad un risorto Vincenzo Nibali (Trek Segafredo), sesto a 4’12”.
Era la frazione in cui si doveva mettere in difficoltà Pogacar. Alla fine, invece, è stato un giorno positivo per il campione di Komenda che si è liberato dello avversario più pericoloso, il connazionale Primoz Roglic (Jumbo Visma), andato in crisi a 20 chilometri dall’arrivo dove è giunto con cinque minuti di ritardo sul buon Tadej. Inoltre, il coraggioso attacco di Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), che ad un certo punto aveva guadagnato 40 secondi sul vincitore del Tour 2020, si è dissolto a 100 metri dal traguardo. Chi lo precede in classifica non può fare paura al 22enne golden boy sloveno che oggi non solo ha limitato i danni ma ha anche tratto profitto da una situazione che ad un certo punto sembrava potesse diventare pericolosa. L’attacco partito dopo 50 chilometri, infatti, se era pur vero che conteneva tanta qualità, si è poi dissolto ai meno 70 dall’arrivo quando Mohoric, di gran lunga il più forte in gara oggi, ha cominciato a togliersi di ruota i compagni di fuga a mo’ di birilli del bowling.
Domani va in scena l’ottava tappa, la prima del weekend alpino. Con nelle gambe le fatiche odierne, i corridori viaggeranno per 150 chilometri da Oyonnax a Le Grand Bornand. Sono cinque i GPM disseminati lungo il percorso con i tre di prima categoria, i primi di questo Tour, concentrati negli ultimi 50 chilometri. Si scaleranno, nell’ordine, la Cote de Mont Saxonnex, il Col de Romme ed il Col de la Colombiere, il cui passaggio dista solo 14 chilometri dal traguardo. Domani le tattiche cederanno il passo alle gambe.