Tour de France 2021, la ferocia del Wolfpack porta Cavendish ad un passo da Merckx
Mark Cavendish (Deceuninck Quick Step) ha vinto la decima tappa del 108° Tour de France, 190 chilometri non particolarmente impegnativi da Albertville a Valence. E’ il terzo successo per il manx in questa edizione della Grande Boucle, il 33° in totale, che lo porta ad una sola vittoria dal record assoluto, detenuto del più grande ciclista di tutti i tempi, Eddy Merckx. Cannonball, al termine di una volata preparata alla perfezione dalla sua squadra, ha preceduto sulla linea d’arrivo il campione del Belgio Wout van Aert (Jumbo Visma) con un altro fiammingo, Jasper Philipsen (Alpecin Fenix), che ha conquistato la terza moneta. Dopo il grande spavento di domenica, in cui è giunto a Tignes pochi secondi entro il tempo massimo, Cavendish appare ora come il grande favorito per la conquista della maglia verde della classifica a punti. Immutata la classifica generale con Tadej Pogacar (UAE Emirates) saldamente un maglia gialla con un vantaggio di 2’01 sull’australiano Ben O’Connor (AG2R Citroen), secondo, mentre al terzo posto resta il colombiano Rigoberto Uran (EF Education-Nippo) a 5’18”.
Cronaca scarna per una frazione che ha seguito un copione scontato. Sono scattati in partenza il belga Tosh Van der Sande (Lotto-Soudal) ed il canadese Hugo Houle (Astana Premier Tech). Questi due coraggiosi hanno dato vita ad una fuga di 140 km, chiusasi proprio nel momento in cui, alzatosi un forte vento, il gruppo cominciava a viaggiare a 60 km/h. A fare le spese di questa situazione è stato il campione d’Italia Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious) che, avendo forato in questa fase, è stato costretto a spendere energie preziose per rientrare nel plotone, trovandosi poi svuotato al momento della volata. La Deceuninck, forte della presenza di sei uomini in testa alla corsa, prendeva in mano la situazione ai meno quattro dal traguardo, portando Cavendish in carrozza alla vittoria.
Domani va in scena l’undecima tappa, l’unica interessante di questa seconda settimana dal disegno scialbo. In poco meno di 200 km si pedalerà da Sorgues a Malaucène con ben cinque GPM. Tra questi spicca la doppia scalata del Mont Ventoux, tanto caro a Francesco Petrarca. Il “Monte Calvo” sarà affrontato prima dal versante meno impegnativo di Sault (22 km al 5,1% medio), poi da quello più duro di Bedoin (15,7 km all’8,8%). L’ultimo GPM sarà seguito da una lunga discesa di oltre venti km che porterà all’arrivo. Come ho scritto in sede di presentazione, non mi aspetto molto da questa frazione. Sarà un piacere, scoprire d’aver avuto torto.