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Tour de France 2019, una quattordicesima tappa che sarebbe piaciuta ad Agatha Christie

Immagine di copertina
Thibaut Pinot festeggia dopo la straordinaria vittoria sui Pirenei di oggi (Credits JEFF PACHOUD / AFP)

Tour de France 2019, quattordicesima (14) tappa: cosa è successo. Il commento

Niente sfracelli ma un’edizione ciclistica di “Dieci piccoli indiani”: è questo il verdetto della 14 tappa del Tour de France 2019 che ha portato la carovana gialla da Tarbes, capoluogo del dipartimento degli Alti Pirenei, alla vetta del mitico Tourmalet a quota 2.115 metri dove si assegnava il Souvenir Jacques Goddet, intitolato allo storico direttore di corsa della Grande Boucle.

Julian Alaphilippe non ha vinto la tappa, ma ha tutti i motivi per festeggiare, avendo dilatato il suo vantaggio in classifica oltre i due minuti su un Geraint Thomas decisamente meno incisivo rispetto ad un anno fa. Il gallese è andato completamente in barca nell’ultimo km perdendo 36” dalla maglia gialla, che si è anche aggiudicata i 6” di abbuono per la piazza d’onore.

TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE SUL TOUR DE FRANCE 2019

La vittoria di tappa è andata con pieno merito, e forse anche con la benedizione di Alaphilippe, a Thibaut Pinot che, oggettivamente, staccato in classifica di più di tre minuti non fa grande paura al corridore di Saint-Amand-Montrond.

D’altronde, è ormai chiaro dall’andamento della frazione odierna, dove molti si sono staccati all’indietro e nessuno è stato in grado di fare la differenza, che solo un drammatico crollo della maglia gialla potrà riaprire la lotta per la vittoria finale. Nessuno dei suoi avversari, infatti, pare avere la gamba per tentare l’impresa posto che solo con un attacco da lontano si potrà rimettere in discussione la supremazia di questo Tour de France.

LA CLASSIFICA GENERALE DEL TOUR DE FRANCE 2019

Detto ciò, la tappa di domani, la 15ª da Limoux a Foix – Prat d’Albis offre 185 Km pieni di insidie per chi volesse attaccare considerando che ci sono in programma ben 4.700 metri di dislivello con la conclusione in salita su un traguardo inedito. Quattro GPM, di cui tre di prima categoria, rendono sulla carta questa tappa non meno difficile di quella odierna. Adriano De Zan amava sottolineare che sono i corridori, e non i percorsi, a rendere interessante la corsa.

L’impressione è che, dopo due tappe disputate al massimo, domani i corridori potrebbero concedersi una pausa lasciando andare via la fuga di giornata, quella tentata oggi senza successo da Vincenzo Nibali. Se lo augura sicuramente Alaphilippe che oramai avrà iniziato il countdown verso Parigi e la fine di un digiuno durato 34 interminabili anni.

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