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Superlega, l’avvocatura della Corte Ue dà torto ad Agnelli e Perez: “Uefa non abusa di posizione dominante”

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Quello della Uefa verso i club europei non è un “abuso di posizione dominante”: le 12 società ribelli che avevano formato la Superlega hanno avviato un’azione legale contro l’associazione guidata da Aleksander Ceferin, contestandole il monopolio sulle competizioni calcistiche nel vecchio continente. Dal tribunale di Madrid si è passati alla Corte di giustizia dell’Unione europea, che ha espresso un primo parere contro la delegazione di club guidata dai presidenti di Juventus, Real Madrid e Barcellona, rispettivamente Andrea Agnelli (oggi dimessosi in seguito all’inchiesta Prisma sui conti societari), Florentino Perez e Joan Laporta. Il legale dell’avvocatura generale della Corte, Athanasios Rantos, non ha ravvisato alcun abuso di posizione dominante da parte dell’Uefa.

I pareri dei legali generali, che forniscono assistenza alla Corte di Lussemburgo, non sono vincolanti, ma vengono spesso seguiti. Secondo Rantos i club della Superlega possono staccarsi e creare una competizione autonoma al di fuori dell’ombrello di Uefa e Fifa. “Tuttavia, non possono, parallelamente alla creazione di tale competizione, continuare a partecipare alle competizioni calcistiche organizzato dalla Fifa e dalla Uefa senza la preventiva autorizzazione di tali federazioni”. Questo vuol dire che nessuna norma europea impedisce alla Uefa di prendere provvedimenti contro i club “ribelli”.

I vertici del calcio europeo hanno diramato un comunicato in cui si dicono soddisfatti dei recenti sviluppi: “La Uefa accoglie con favore l’opinione inequivocabile dell’avvocato generale Rantos, che rappresenta un passo incoraggiante verso il mantenimento dell’attuale struttura di governance dinamica e democratica della piramide calcistica europea. Il parere rafforza il ruolo centrale delle federazioni nella protezione dello sport, sostenendo i principi fondamentali del merito sportivo e dell’accesso aperto a tutti i nostri membri, nonché unendo il calcio alla responsabilità condivisa e alla solidarietà. Il calcio in Europa rimane unito e fermamente contrario alla Superlega, o a qualsiasi proposta separatista, che minaccerebbe l’intero ecosistema sportivo europeo”. La sentenza definitiva sulla Superlega è attesa nella prima metà del 2023.

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