I 10 numeri di maglia più strani della storia del calcio
Dal numero scelto per scommessa all'ironia. Ecco la top 10 dei numeri di maglia più strani
I numeri di maglia per i calciatori sono importanti. Li rappresentano. In alcuni casi si fondono con il loro nome facendone un marchio (vedi CR7 di Cristiano Ronaldo). In altri però sono fonte di divertimento, ironia o follia.
Molti giocatori hanno infatti usato numeri che creassero strane e divertenti combinazioni con il loro nome. Oppure che spiazzassero perché non abituali per il loro ruolo. Di seguito i 10 numeri di maglia più particolari della storia del calcio:
NANI: 7
L’esterno d’attacco della Lazio appena arrivato a Roma ha voluto il numero 7, scatenando l’ironia dei propri tifosi e non solo. Scelta pensata o puro caso? Non è dato saperlo. Di certo Nani non poteva scegliere numero migliore…
ZAMORANO: 1+8
Zamorano all’Inter si trovò davanti a un problema: il suo amato 9 lo prese un certo Ronaldo (il fenomeno). Quindi? Colpo di genio: prese il 18 e ci fece inserire un piccolo segno “+” tra le due cifre. Uno più otto, nove: il suo numero preferito.
LUPATELLI: 10
Cristiano Lupatelli durante la permanenza al Chievo Verona scelse il numero 10. Una scelta non convenzionale dato che il 10 di solito è affidato al fantasista della squadra. Lui disse che non c’era nessun intento filosofico, solo una scommessa (vinta, a questo punto) con gli amici.
SOVIERO: 8
L’ex portiere del Crotone Sasà Soviero durante la stagione 2006-07 con la maglia dei calabresi indossò la maglia numero 8. Anomalo.
HAKAN SUKUR: 54
Quando il bomber turco Hakan Sukur arrivò all’Inter, trovando l’attacco abbastanza affollato, e dunque tutti i numeri presi, sceglie di farsi dare un numero piuttosto strano: il 54. Perchè? Era la targa della sua città di origine, Sakarya.
KALLON: 3
L’attaccante della Sierra Leone, Kallon, al suo arrivo all’Inter scelse un numero anomalo per un attaccante: il 3 di solito riservato a terzini e difensori centrali. Ah, per la cronaca: in carriera l’attaccante ha indossato anche il numero 2.
GATTI: 44
Se di cognome fai Gatti non puoi che indossare il numero 44. Questo avrà pensato Fabio Gatti, centrocampista del Perugia di Gaucci che, richiamandosi alla famosissima canzone dello zecchino d’oro, non ci pensò due volte e si mise sulle spalle il numero 44.
FORTIN: 14
L’ex portiere di Treviso, Siena, Cagliari e Vicenza, Marco Fortin scelse di indossare il numero 14 sulle sue maglie. Il motivo? Come si dice quattordici in inglese?
ZEROUALI: 0
Il calciatore marocchino (scomparso nel 2004) al suo arrivo in Scozia, con la maglia dell’Aberdeen, richiamandosi probabilmente al suo cognome, decise di mettersi sulle spalle il numero zero. Ma entro pochissimo tempo la Federazione scozzese, che forse non si era mai trovata a fare i conti con qualcosa di simile, decise di togliere la possibilità di utilizzare quel numero. Peccato.
SENSI: 5
Il centrocampista del Sassuolo Marco Sensi per la sua avventura con la maglia del Cesena scelse il numero 5. Per scherzare con il proprio cognome o perché nato il 5 agosto? Chissà.