Sinner dopo il trionfo all’Australian Open: “Auguro a tutti i bambini di avere la libertà che mi hanno lasciato i miei genitori”
Sinner dopo il trionfo all’Australian Open: “Auguro a tutti i bambini di avere la libertà che mi hanno lasciato i miei genitori”
“Auguro a tutti i bambini di avere la libertà che mi hanno lasciato i miei genitori”. Così Jannik Sinner dopo il trionfo nella finale degli Australian Open, al termine di una spettacolare rimonta ai danni di Danii Medvedev.
“Ciao a tutti. Innanzitutto tutto mi congratulo con Daniil e il suo team per un torneo nuovamente eccezionale. Abbiamo giocato diverse finali contro, in ogni incontro mi mostri qualcosa in cui migliorare, mi rendi un giocatore migliore. Corri su tutte le palle ed è qualcosa di eccezionale, ti auguro di vincere questo trofeo prima o poi e ti auguro il meglio per il resto della stagione”, ha detto il 22enne altoatesino, dopo aver conquistato il suo primo torneo dello Slam.
“Ringrazio tutti gli sponsor, i raccattapalle, i giudici di sedia, le persone che rendono l’evento così fantastico. Questo è un bel posto in cui stare peché in Europa nevica, dove ci sono i miei genitori ci sono -20 °C ed è meglio correre sotto il sole. Per me è un torneo molto importante e ringrazio tutti quelli che hanno reso questo Slam speciale. Il mio team: non solo chi è nel box, ma anche chi mi segue da casa, cerchiamo di migliorare ogni giorno, cerchiamo di capire ogni situazione e sono molto felice di avervi con me, che mi riuscite a capire: a volte non è semplice ma sono fatto così, sono Jannik. L’incoraggiamento è stato eccezionale in queste settimane, mi avete fatto sentire a casa. È un campo con 15.000 persone, ma sembrano molte di più: grazie davvero“, ha proseguito
“A tutte le persone che stanno seguendo da casa: vorrei che tutti avessero dei genitori come i miei, che mi hanno sempre permesso di scegliere anche quando ero giovane, non mi hanno mai messo pressione anche quando praticavo altri sport. Auguro a tutti i bambini di avere la libertà che mi hanno lasciato i miei genitori. Ci vediamo il prossimo anno“.