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Sinner: “Il terzo posto? Solo un numero, più importante essere di esempio”

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Jannik Sinner partita dopo partita sta riscrivendo la storia del tennis italiano. Il 22enne campione azzurro a breve sarà numero 3 al mondo: già da domani in caso di vittoria nella finale del torneo di Rotterdam in programma oggi contro il suo amico De Minaur; dalla prossima settimana, visto che l’attuale occupante della terza piazza, Daniil Medvedev, ha dato forfait anche a Doha dopo Rotterdam e perderà parecchi punti nel ranking.

Eppure per Sinner c’è qualcosa che conta molto di più: “Essere di esempio”. Lo ha ripetuto nell’intervista a Sky dopo aver battuto in semifinale in due set l’olandese Griekspoor: “Come dico sempre, la cosa più importante è di muovere il tennis italiano verso una direzione dove cominciano a giocare molto più i ragazzi, di essere un esempio. Credo che questo ha un peso un po’ più importante. Poi alla fine è solo un numero”.

Serio in campo, umile fuori, disponibile con tutti. A dimostrarlo anche il video postato dall’account ufficiale del torneo di Rotterdam qualche ora fa in cui lo si vede durante l’incontro con un bambino cileno di 12 anni, Lucas, che gioca in un’academy di tennis di Amsterdam. “Ammiro molto come giochi”, dice il bimbo completamente rapito da Jannik, chiedendogli poi “quale sia il match più difficile che ha giocato”.

“Ne ho avuto alcuni davvero molto difficili – risponde Sinner -. Io penso che ogni volta che tu giochi contro un avversario che non hai mai incontrato prima è davvero difficile, perché non sai cosa aspettarti e per me personalmente il più difficile è stato la prima volta con Rafa (Nadal) a Parigi al Roland Garros e la prima volta con Novak (Djokovic) è stata anche molto difficile a Monte Carlo. Bisogna sempre cercare di imparare qualcosa da questo”.

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