Selvaggia Lucarelli sul caso Mihajlovic-Zazzaroni: “Non battete ciglio per i morti in prima pagina, ma dite che lui è cinico”
Selvaggia Lucarelli sul caso Mihajlovic-Zazzaroni difende il giornalista
SELVAGGIA LUCARELLI ZAZZARONI – Selvaggia Lucarelli non ha fatto mancare un suo commento al botta e risposta tra l’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic e il direttore del Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni. Il tecnico serbo, che in conferenza stampa sabato scorso in lacrime ha confermato le voci sulla sua malattia, ha criticato il giornalista per non aver rispettato la sua volontà di dare in prima persona informazioni sul suo stato di salute.
“Ho chiesto riservatezza a tutti voi, volevo essere il primo a dare la notizia. Non tutti mi hanno rispettato per vendere 100-200 copie di giornale hanno rovinato un’amicizia di vent’anni. Mi dispiace molto per questo”, sono state le parole di Mihajlovic davanti alle telecamere. Da quel momento Zazzaroni è stato travolto dalle critiche, soprattutto sui social network. Migliaia di utenti si sono scagliati contro il giornalista per la sua scelta di anticipare l’allenatore. In un editoriale pubblicato domenica il direttore del Corriere dello Sport ha provato a scusarsi. Inutilmente.
Selvaggia Lucarelli: “Non battete ciglio per i morti in prima pagina, ma dite che Zazzaroni è cinico”
Selvaggia Lucarelli è intervenuta sul caso con un tweet, prendendosela con i commentatori del caso, evidenziando che le accuse rivolte a Zazzaroni non vengono mosse invece ai giornalisti che fanno sensazionalismo o non rispettano la privacy e il dolore di famiglie sconvolte da vicende di cronaca. “Quindi – ha scritto l’opinionista del Fatto Quotidiano su Twitter – non battete ciglio per le valanghe di video di morti e catastrofi in homepage per fare click e di cronisti col microfono appostati sotto casa di vittime e parenti di vittime o sotto gli ospedali o di aste per avere parenti di assassini ospiti in tv, ma Zazzaroni è cinico”.
Un giudizio netto che non poteva non generare, a sua volta, altri commenti forti. “Inutili che difendi il tuo amico. Per la D’Urso ti saresti indignata per molto meno”, si legge in una delle pungenti risposte degli utenti al tweet. “No cara Selvaggia, Zazzaroni è solo un viscido”, ha scritto un altro. E ancora: “Sì, è cinico. E lasci perdere il benaltrismo”.
“Sì ho fatto il giornalista – aveva scritto Zazzaroni nel suo editoriale provando a scusarsi – e non l’amico che avrebbe dovuto attendere un’altra mezza giornata per lasciare che fosse lo stesso Sinisa a raccontare. Dopo aver ascoltato le sue parole e aver visto il suo volto, riconosciuto il coraggio di sempre, ho capito che mi sarei dovuto scusare pubblicamente con lui: avrei dovuto fare l’amico, ‘Sini’, come nei vent’anni precedenti, non il giornalista che peraltro ha raccomandato ai suoi di non scrivere una riga sull’entità della malattia. L’ultima verità. Quella parola che fa paura. Dovevo fare una scelta, di fronte al tuo pianto, al tuo dolore, so di aver fatto quella sbagliata”.