Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:08
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Sport

Sassuolo, De Zerbi è una furia: “La Superlega è un colpo di Stato. Non voglio giocare col Milan”

Immagine di copertina
L'allenatore del Sassuolo De Zerbi (Credit: ANSA)

Roberto De Zerbi non ha digerito affatto l’annuncio della nascita della Superlega. E domani contro il Milan, a San Siro (turno infrasettimanale della Serie A), fosse per lui non si presenterebbe: “Non ho piacere a giocare questa partita perché il Milan fa parte delle squadre fondatrici – le parole dell’allenatore del Sassuolo in conferenza stampa -. L’ho detto a Carnevali e ai miei giocatori. Poi se Carnevali mi obbligherà allora andrò, ma ci sono rimasto male”.

“Ieri prima dell’allenamento ho parlato con i ragazzi della situazione. Ho espresso il mio pensiero. Sono molto arrabbiato perché domenica è stato fatto un colpo di Stato, nei contenuti e nella modalità. Potevano farlo alla luce del sole invece di fare comunicati a mezzanotte”.

Fine dello sfogo? Affatto. “Il calcio è di tutti ed è meritocratico. Il comportamento di questi club lede il diritto del più debole, al quale impedisci di crearsi la strada. È come se il figlio di un operaio non possa in futuro sognare di poter fare il dottore o l’avvocato. È come se dicessero: ‘il pallone è mio, gioco io, lo porto via’”. De Zerbi ha infine aggiunto: “Quest’anno siamo partiti con questa società e questi giocatori con il sogno dell’Europa, poi forse io e la mia società siamo cog… perché ancora sogniamo. Però qualche risultato lo abbiamo fatto. Se questo è il calcio moderno, è una roba che non rispetta l’uomo. Non ci interessa se quelle squadre sono indebitate. Queste società sono gestite da potenti e prepotenti ma non per questo debbono farla pagare alle piccole società che fanno le cose per bene”.

Leggi anche: La superlega dei ricchi rischia di uccidere il calcio

Ti potrebbe interessare
Sport / Malagò a TPI: “Bochicchio? Era un incantatore di serpenti e io non sono stato un serpente”
Sport / Malagò a TPI: “Tregua olimpica? La speranza è l’ultima a morire ma finora i leader mondiali non hanno cavato un ragno dal buco”
Sport / Malagò a TPI: “Solo in Italia costruire stadi è un calvario. Gualtieri? È serio, oggi è percepito meglio di prima”
Ti potrebbe interessare
Sport / Malagò a TPI: “Bochicchio? Era un incantatore di serpenti e io non sono stato un serpente”
Sport / Malagò a TPI: “Tregua olimpica? La speranza è l’ultima a morire ma finora i leader mondiali non hanno cavato un ragno dal buco”
Sport / Malagò a TPI: “Solo in Italia costruire stadi è un calvario. Gualtieri? È serio, oggi è percepito meglio di prima”
Sport / Malagò a TPI: “Soldi a un senatore da uno Stato straniero? Io non lo farei”
Sport / Malagò a TPI: “Ai Giochi di Parigi per fare ancora meglio di Tokyo. I ritardi di Milano-Cortina? Non dipendono dal Coni ma dalla politica. All’Italia serve lo Ius soli sportivo”
Sport / Il coming out di Ralf Schumacher: "Condividere la vita con un compagno è la cosa più bella"
Sport / Tour de France 2024: Tadej dà lezione di ciclismo al Plateau de Beille
Sport / Spagna Inghilterra streaming e diretta tv: dove vedere la finale di Euro 2024
Sport / Tour de France 2024: Tadej si toglie un sassolino
Sport / Tour de France 2024: Philipsen vince a Pau, Roglic torna a casa