Sadio Manè e il lusso: “Ho sofferto la fame. Che ci faccio con dieci Ferrari o due aerei?”
L'attaccante del Liverpool: "Con quello che guadagno posso aiutare gli altri"
Non tutti i calciatori pensano solo al calcio, al denaro e alla bella vita. Alcuni restano con i piedi ben saldi a terra e non dimenticano le origini. È il caso di Sadio Manè, fortissimo attaccante del Liverpool, campione d’Europa in carica.
Il campione senegalese è uno dei punti di forza dei Reds di Jurgen Klopp, uno dei giocatori più ammirati e corteggiati del calcio europeo e non solo, ma non ha mai alzato la cresta. Anzi, la maggior parte di quello che fa non finisce sui giornali, a meno che non ci sia qualcuno che lo ritrae in una foto, come quando lo hanno immortalato mentre aiutava a pulire una moschea a Liverpool.
Niente lusso e tanto impegno sociale: “Perché dovrei volere dieci Ferrari, venti orologi di diamante e due aerei? A cosa servono queste cose per il bene del mondo?”, le sue parole a nsemwoha.com, riportate da Marca.
Con i tantissimi soldi che guadagna Manè preferisce aiutare gli altri: “Ho sofferto la fame, sono sopravvissuto a tempi difficili, ho giocato scalzo e non sono andato a scuola. E oggi, con quello che guadagno, posso aiutare gli altri”. Come? “Ho costruito scuole, uno stadio, abbiamo dato vestiti, scarpe e alimenti a persone in stato di estrema povertà – ha raccontato il giocatore -. E poi dono 70 euro al mese a tutti gli abitanti di una zona molto povera del Senegal, per contribuire all’economia familiare”.