Ricky Rubio lascia la Nba per problemi di salute mentale. “Sono sprofondato nell’oscurità, la mia carriera è finita”
Nella serata italiana di giovedì 4 gennaio Ricky Rubio ha postato un messaggio nel quale ufficializza il proprio addio alla NBA. Dopo una lunga pausa motivata da ragioni di salute mentale, Rubio chiude un capitolo agonistico esaltante iniziato con il Draft 2009, dove si presentava da stella nascente. Tra alti e bassi la sua carriera è proseguita per 12 stagioni, da Minnesota fino a Cleveland, l’ultima squadra in ordine di tempo. Nel messaggio d’addio alla lega, un ringraziamento speciale va proprio ai Cavs, che l’hanno sostenuto in questo difficile periodo della sua vita. Riportiamo di seguito il pensiero di Rubio affidato ai social:
“Ciao, la notte del 30 luglio è stata una delle più difficili della mia vita. La mente è andata al buio, ero consapevole che quella fosse la direzione, ma mai avrei pensato di non avere sotto mio controllo la situazione. Un giorno, quando sarà il momento opportuno, vorrei condividere in toto la mia esperienza per aiutare chi sta vivendo condizioni simili. Fino ad allora manterrò il riserbo, per rispetto verso la mia famiglia e verso me stesso, dato che sto ancora lavorando sulla mia salute mentale. Sono però orgoglioso di dire che sto molto meglio, giorno dopo giorno. Volevo rendere pubblico questo messaggio oggi perché la mia carriera NBA è giunta alla fine.
Tutto è cominciato alla notte del Draft 2009 a New York. Che sogno. Dopo aver giocato per 12 stagioni nella lega, con tutti gli alti e bassi, ho immagazzinato tanti ottimi ricordi e relazioni. Minnesota, Utah, Phoenix e Cleveland. Wow. Grazie! Una menzione speciale per Cleveland, la mia ultima cosa. So che il modo in cui sono andate le cose è stato duro [da accettare] ma mai avrei immaginato che l’anno prendesse una piega del genere. Avete un’incredibile organizzazione [alle spalle] con Koby e JB che sono stati estremamente rispettosi e comprensivi, preoccupandosi per me.”