Perché il Manchester City è stato squalificato dalla Uefa? Ecco cosa è successo
Perché il Manchester City è stato squalificato dalla Uefa? Cosa è successo
Il Manchester City non potrà giocare in Champions League (e nelle altre coppe europee) per due stagioni. Questa la decisione (durissima) presa dalla Camera del Club Financial Control Body della Uefa contro il club inglese che è stato inoltre multato per 25 milioni di sterline (circa 30 milioni di euro). Ma perché? Cosa è successo? Per quale motivo la Uefa ha usato la “mano pesante”?
Il Manchester City, che dal 2008 è nelle mani di Mansur bin Zayd Al Nahyan (uno dei figli di Zayed bin Sultan Al Nahyan e fratellastro del presidente degli Emirati Arabi Uniti Khalifa bin Zayed Al Nahayan), è stato sanzionato (o meglio, squalificato) per aver gravemente violato le regole del Financial Fair Play (il Fair Play finanziario). In particolare il club inglese, allenato da Pep Guardiola, è stato punito per aver gonfiato le entrate delle sponsorizzazioni e per le informazioni sul break-even presentate all’Uefa tra il 2012 e il 2016.
“Il club non ha collaborato”
L’Uefa ha spiegato che il Manchester City, dal 2008 nelle mani di Mansur bin Zayd Al Nahyan (uno dei figli di Zayed bin Sultan Al Nahyan e fratellastro del presidente degli Emirati Arabi Uniti Khalifa bin Zayed Al Nahayan), non ha collaborato alle indagini del CFCB.
La reazione del Manchester City
Gli inglesi, tramite un comunicato pubblicato sul proprio sito, si sono detti “delusi, ma non sorpresi dalla decisione” e hanno accusato l’Uefa di non essere imparziale, preannunciando il ricorso al Tas di Losanna. “Il caso è stato aperto dall’Uefa, seguito dall’Uefa e giudicato dall’Uefa. A dicembre 2018, il capo della Procura Uefa aveva pubblicamente previsto l’esito e le sanzioni che voleva fossero destinati al Manchester City, ancor prima che qualsiasi inchiesta fosse iniziata”, ha spiegato il City.
Manchester City fuori dalla Champions League: da dove è partita l’inchiesta della Uefa
A far attirare l’attenzione della Uefa sul Manchester City è stato Rui Pinto. Chi è? Un semplice ragazzo di 31 anni portoghese (tecnico informatico) che lo scorso anno ha svelato le acrobazie fiscali di molti campioni del pallone, le sponsorizzazioni gonfiate del Manchester City e le lotte di potere intorno a Uefa e Fifa. Insomma il giovane hacker che ha creato l’enorme archivio digitale noto come Football Leaks, una sorta di libro nero del calcio che ha documentato le manovre segrete di tantissimi protagonisti del gioco più amato del mondo.