Parma, che gioia! Gli emiliani tornano in Serie A tre anni dopo il fallimento
Ripartiti dalla Serie D i ragazzi di capitan Lucarelli tornano nel massimo campionato
Il Parma è di nuovo in Serie A. E’ stata una notte pazza per il club emiliano e i suoi tifosi arrivati a La Spezia nella speranza di realizzare un sogno quasi impossibile. E invece il sogno è diventato realtà: il Parma ha battuto 2-0 lo Spezia e il Frosinone ha pareggiato con il Foggia.
Risultato: il Parma conclude al secondo posto con 72 punti una cavalcata fantastica, accompagna l’Empoli capolista nel ritorno in Serie A. Frosinone ai playoff.
Per gli emiliani è una storica terza promozione consecutiva dopo essere ripartiti dalla Serie D nell’estate successiva al crac di Ghirardi e Leonardi, quel terribile fallimento datato 22 giugno 2015, una cicatrice ancora aperta in una terra orgogliosa, ricca di storia e di calcio, incredibilmente legata alla sua squadra.
Una soddisfazione enorme quindi per il popolo emiliano che ha passato la notte a fare festa per le strade di Parma e non solo.
Una cavalcata carica di emozioni e colpi di scena per il Parma di Roberto D’Aversa, artefice soprattutto, in questa stagione, di uno strepitoso girone di ritorno.
D’Aversa ha guidato nell’ultimo biennio il Parma a una doppia promozione consecutiva: prima quella dalla Lega Pro, ora la Serie B. Ora, a 42 anni, lo aspetta la Serie A.
Ma è anche il Parma del capitano Alessandro Lucarelli, 40 anni, rimasto nonostante il fallimento e la ripartenza dalla serie D.
“Non è vero, è impossibile, non ci credo. In questi ultimi tre anni abbiamo fatto una roba incredibile. Una roba fuori dal mondo”, le sue parole al termine della partita. “Non si poteva mai immaginare un finale così. Sto morendo, non ce la faccio più. E’ più di un sogno”, ha proseguito.
Poi indicando i tifosi presenti a La Spezia: “Questo è il finale di un percorso cominciato tre anni fa davanti a questo splendido pubblico. Ci sono stati momenti di difficoltà, li abbiamo sempre superati, e questa promozione è un grande premio per questa gente che insieme a noi non ha mai mollato”.
E ancora: “Io sono orgoglioso di essere il loro capitano. Ora posso anche smettere, non sono più tanto giovane…”. Ci sarà tempo per pensarci. Ora però è il momento di fare festa. E’ il momento di dare il bentornato in A al Parma.