Parigi Roubaix 2021: Moscon semina, Colbrelli raccoglie
Il Campione d’Italia e d’Europa Sonny Colbrelli (Bahrain Victorious) ha vinto la 118esima Parigi – Roubaix, la prima mai disputata in autunno, agli antipodi nel calendario dalla sua tradizionale collocazione nella seconda domenica d’aprile. Il bresciano della Val Sabbia ha preceduto al termine di un serrato testa a testa nello storico velodromo i due compagni di fuga: il giovane belga Florian Vermeersch (Lotto Soudal) e l’olandese Mathieu van der Poel (Alpecin Fenix), uno dei grandi favoriti della vigilia.
E’ la tredicesima vittoria italiana nella corsa delle pietre ed arriva a 22 anni dall’ultima di Andrea Tafi. Ad inaugurare la lista furono i due successi di Maurice Garin, lo spazzacamino di Arvier, alla fine del XIX secolo. Ci fu, poi, il franco – parmense Jules Rossi nel 1937, seguito dai fratelli Coppi in successione, Serse nel 1949 e Fausto nel 1950. Antonio Bevilacqua nel 1951 completò un spettacolare tris azzurro cui seguirono 15 anni senza successi fino all’assolo di Felice Gimondi nel 1966. Francesco Moser fece tris dal 1978 al 1980, sempre in solitaria. Gli anni novanta ci hanno regalato Franco Ballerini, vincitore nel 1995 e 1998, ed Andrea Tafi, trionfatore in maglia tricolore l’11 aprile 1999 prima del digiuno chiusosi solo oggi.
Colbrelli ha vinto correndo in modo impeccabile, identificando da subito in Mathieu van der Poel l’avversario su cui fare la corsa. Detto ciò, come spesso è avvenuto alla Roubaix, la sorte ha avuto un peso determinante nell’indirizzare l’esito finale della gara. Il trentino Gianni Moscon (Ineos Grenadier) sembrava ormai involato verso la vittoria con un minuto e mezzo di vantaggio ai meno 20 dal traguardo quando un doppio colpo di sfortuna, foratura seguito poco dopo da caduta, azzerava il suo vantaggio relegandolo ad un amarissimo quarto posto finale.
A trenta mesi dalla vittoria di Alberto Bettiol (EF Education Nippo) al Giro delle Fiandre 2019, l’Italia torna a conquistare una classica monumento. Che a vincere sia poi un ragazzo nato a Desenzano del Garda, alma mater dell’uomo più veloce del mondo, Marcell Jacobs, non può essere del tutto casuale in questo magico 2021. Sabato prossimo ci aspetta il Giro di Lombardia. E troppo sperare in un altro miracolo?