Il fratello di Grant Wahl, il giornalista morto in Qatar, accusa: “Ma quale malore. E’ stato ucciso”
La morte del giornalista americano Grant Wahl allo stadio di Doha durante Olanda-Argentina di ieri sera, ha scosso il mondo del calcio e dello sport in generale. Il giornalista aveva 49 anni e si sarebbe sentito male in tribuna stampa mentre seguiva la partita. Sulle cause delle morte non ci sono notizie certe, ma il fratello, Eric Wahl, nelle scorse ore ha pubblicato un video sui social in cui insinua dei dubbi sulla sua morte. “Mi chiamo Eric Wahl. Vivo a Seattle. Sono il fratello di Grant Wahl. Sono gay. Sono la ragione per cui ha indossato la maglietta con la bandiera arcobaleno durante i Mondiali”, ha detto l’uomo nel video, facendo riferimento al fatto che lo scorso 21 novembre sarebbe stato bloccato dal personale di sicurezza prima del suo ingresso allo stadio. Grant Wahl aveva spiegato di esser stato trattenuto per 25 minuti allo stadio prima di USA – Galles, per la maglietta arcobaleno.
“Mio fratello era sano”, ha proseguito Eric “mi ha detto nei giorni scorsi che aveva ricevuto minacce di morte. Non credo che sia semplicemente morto. Credo che sia stato ucciso e vi prego di aiutarmi”. In un commento successivo ha poi spiegato come stiano ancora cercando di capire cosa sia successo “è collassato allo stadio, gli è stata fatta la rianimazione poi è stato portato con un Uber all’ospedale dove è morto. Abbiamo parlato con il dipartimento di stato e Celine (la moglie, ndr) è in contatto con Ron Klain e la Casa Bianca”.
Wahl nei giorni scorsi aveva raccontato sui social come avesse dei problemi di salute. Il 5 dicembre aveva scritto che era stato visitato da un clinica in Qatar “tre settimane di poco sonno, forte stress e molto lavoro possono fare questo effetto”. Durante Stati Uniti-Olanda aveva raccontato di aver sentito una pressione al petto e che subito dopo era andato in un centro medico in cui gli avevano detto come probabilmente era bronchite. In un podcast pubblicato giovedì aveva spiegato di stare un pochino meglio ma non ancora al 100 per cento “spero di non tossire durante il podcast”.