Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:46
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

“La Croazia dona la vincita dei Mondiali di calcio 2018 in beneficenza”, ma è una fake news

Immagine di copertina
Credit: Getty Images

La notizia falsa era partita da una presunta lettera scritta dall'allenatore della squadra, Zlatko Dalić, in cui l'uomo annunciava di voler donare il premio ricevuto alla fine dei Mondiali di calcio in beneficenza

In giornata erano state diffuse alcune notizie secondo cui la nazionale della Croazia aveva deciso di donare il premio ricevuto alla fine dei Mondiali di calcio in beneficenza.

Il premio doveva andare ad un’associazione che si occupa dei bambini provenienti da famiglie che si trovano in difficoltà a livello economico.

Con i soldi donati in beneficenza, i bambini di cui si occupa l’associazione sarebbero dovuti andare in vacanza in una località di mare.

Il premio ottenuto dalla nazionale croata per essere arrivati in finale di Coppa del Mondo ammonta a 400 milioni di dollari.

La fake news era partita da una presunta lettera scritta dall’allenatore della squadra, Zlatko Dalić, nella quale avrebbe anche rivolto parole dure nei confronti della classe dirigente del suo paese.

Dalić, si leggeva nella lettera che si è poi scoperto non essere stata scritta da lui, chiedeva ai politici di non utilizzare la vittoria degli atleti per l’autopromozione e sottolineava come la Croazia sia un paese povero anche a causa delle loro politiche che hanno peggiorato le condizioni economiche di molte famiglie del paese.

Per i giocatori britannici donare i soldi vinti ai Mondiali in beneficenza è diventata una tradizione e sono riusciti  a raccogliere oltre 5 milioni di sterline per finanziare una serie di iniziative e progetti  dal 2007.

Nei giorni scorsi anche il giocatore della Francia, squadra vincitrice dei Mondiali 2018, Kylian Mbappé, miglior giovane ai mondiali di Russia 2018, ha deciso di donare tutti i bonus guadagnati con la nazionale francese durante la Coppa del Mondo in beneficenza.

Per ogni partita giocata con la Francia Mbappé ha guadagnato circa 22mila dollari, a cui vanno aggiunti gli oltre 350mila vinti con la finale del mondiale contro la Croazia. Il giovanissimo centravanti del Paris Saint Germain prende circa 1,5 milioni di euro al mese giocando per la squadra parigina.

Il giocatore devolverà quindi i ricavati dai mondiali ad un’associazione francese che si chiama “Premiers de Cordée“ e che propone iniziative sportive gratuite per bambini malati e disabili.

Ti potrebbe interessare
Esteri / Così le famiglie e i bambini in Ucraina combattono contro il generale inverno
Esteri / La Russia ancora contro Mattarella: “Le sue parole avranno conseguenze”
Esteri / Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è stata colpita da un drone
Ti potrebbe interessare
Esteri / Così le famiglie e i bambini in Ucraina combattono contro il generale inverno
Esteri / La Russia ancora contro Mattarella: “Le sue parole avranno conseguenze”
Esteri / Ucraina: la centrale nucleare di Chernobyl è stata colpita da un drone
Esteri / Gaza: Hamas libererà gli ostaggi come previsto dall’accordo di tregua con Israele
Esteri / Germania, auto sulla folla a Monaco di Baviera: almeno 28 feriti
Esteri / Ucraina: Trump sente Putin e Zelensky e annuncia negoziati con la Russia. Ecco cosa si sono detti
Esteri / Haiti: le violenze sessuali contro i bambini sono aumentate del 1.000%
Esteri / Gaza, la tregua è a rischio: scambio di accuse tra Israele e Hamas. Netanyahu: “Pronti a riprendere i raid”
Esteri / Zelensky: “Pronto a uno scambio di territori con la Russia. Offro ricchi profitti alle aziende Usa”
Economia / Elon Musk vuole anche ChatGPT ma l’a.d. di OpenAI lo gela