Il primo libro di Manuel Bortuzzo, il nuotatore rimasto paralizzato dopo una sparatoria: ecco “Rinascere”
Manuel Bortuzzo, in uscita il suo libro: “Rinascere, l’anno in cui ho ricominciato a vincere”
Nella notte tra il 2 e il 3 febbraio scorso, contro il suo volere, la sua vita è cambiata per sempre: adesso Manuel Bortuzzo, il nuotatore di 20 anni rimasto paralizzato alle gambe dopo una sparatoria a Roma, racconta tutta la sua assurda vicenda in un libro, dal titolo “Rinascere – L’anno in cui ho ricominciato a vincere“.
Il libro, edito da Rizzoli, sarà in tutte le librerie a partire da mercoledì 5 novembre 2019. “Rinascere – si legge nell’abstract – racconta ciò che di Manuel non sappiamo: la sofferenza, lo sconforto, la rabbia dopo “quella notte”, e sopra ogni altra cosa la forza che ha dovuto trovare dentro di sé, gli insegnamenti che ha saputo riconoscere anche in questa vicenda, la determinazione dello sportivo e del ragazzo speciale che ha dimostrato di essere”.
L’obiettivo del nuotatore, del resto, è “vivere al meglio la nuova condizione, lottando fino in fondo, con tutte le energie fisiche e mentali, per riprendersi quello che gli è stato tolto. Rinascere per lui significa questo: imparare di nuovo, da uomo nuovo, a camminare”.
Il prezzo di “Rinascere” sarà di 14,45 euro.
Il libro di Manuel Bortuzzo: la sua storia, dalla sparatoria alla riabilitazione
In quella maledetta notte Bortuzzo si trovava davanti a una tabaccheria nella periferia sud della Capitale, nel quartiere Axa, insieme alla fidanzata Martina. Avevano provato a recarsi in un pub, che però era stato chiuso in seguito a una rissa. All’improvviso, il giovane è stato colpito da un proiettile sparato da un ragazzo, Lorenzo Marinelli, che era a bordo di un motorino con un amico, Daniel Bazzano.
Entrambi avevano preso parte alla rissa all’interno del pub. E secondo le ricostruzioni, il loro obiettivo era quello di “dimostrare la propria capacità criminale, sparando sulla pubblica via colpi di arma da fuoco nei pressi del pub nei confronti di ignari passanti” dopo essere ritornati “sul luogo del delitto dal quale si erano allontanati dopo la rissa per reperire l’arma da fuoco”.
In seguito a quell’incidente, Manuel Bortuzzo ha riportato una lesione midollare completa, che ha comportato la perdita totale dell’uso delle gambe. In poco tempo, però, il giovane è diventato un esempio di coraggio: ha ripreso ad allenarsi, coltivando il sogno di una partecipazione alle Paralimpiadi di Tokyo 2020.
E soprattutto ha dimostrato tutta la sua maturità quando, in seguito alla condanna a 16 anni di reclusione per i suoi due aggressori in seguito al rito abbreviato, ha dichiarato: “La sentenza non cambia le cose: non mi restituirà certamente le gambe. Penso esclusivamente a riprendermi, consapevole che la giustizia debba fare il suo corso. Non mi importa sapere se chi mi ha fatto del male sia punito con 16 o 20 anni di prigione. Nessuna sentenza mi può fare ritornare come prima”.
Il libro di Manuel Bortuzzo arriva così a dimostrare come, nella tragicità degli eventi, si possa sempre trovare uno spunto di rinascita. Diventando un esempio di tenacia e coraggio, in un mondo sempre più avvelenato da rabbia e rancore.