Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 11:02
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Sport

Mancini e l’ultimo saluto a Vialli: “Era privo di forze ma mi riempiva di domande”

Immagine di copertina

Roberto Mancini e Gianluca Vialli si sono detti addio qualche giorno prima della fine dell’anno. Poi ieri, 6 gennaio 2023, la tragica notizia della morte del grande amico i cui funerali, in base alle sue volontà, si svolgeranno in forma strettamente privata.

A metà dicembre, prima del ricovero al Royal Marsden Hospital di Londra, Vialli lasciò – con la speranza di tornare presto – il suo ruolo di Capo delegazione della nazionale italiana. “Una settimana prima Gianluca mi aveva chiesto di aspettare – ha raccontato il ct della Nazionale e grande amico Roberto Mancini alla Gazzetta dello Sport -, voleva riservare tutte le sue energie migliori all’ultima fase della sua lotta”.

“Era privo di forze, con poca voce, ma lucidissimo. Un leone fino all’ultimo – ha aggiunto -. Abbiamo parlato un po’ di tutto, mi ha chiesto perfino com’era andato lo stage di dicembre con i giovani. Anzi, mi ha riempito di domande: voleva sapere tutto, ci teneva a conoscere i progressi del nostro progetto”.

“Dopo pochi giorni dall’addio di Sinisa, ho perso un altro fratello – le parole di Mancini raccolte dal Corriere dello Sport -. Anzi, un fratellino, come amavo chiamarlo, perché ci siamo incontrati a 16 anni e non ci siamo mai più separati. Abbiamo fatto tutto il cammino insieme. Giovanili azzurre, Nazionale, la Samp, le gioie, i dolori, i successi e le sconfitte. E poi le due notti di Wembley. In una abbiamo pianto insieme per il dolore e per l’amarezza, tanti anni fa. Nell’altra abbiamo pianto di gioia, come se fossimo stati uniti dal destino, prima della sua scomparsa” .

“Ringrazio il presidente Gravina. Lo ha voluto in Nazionale e ne sono stato felice. Ha avuto un ruolo decisivo per la conquista del titolo europeo – ha aggiunto Mancini -. I giocatori lo amavano. Gianluca ha avuto la forza e ci ha dato un coraggio che non conoscevamo. Ci è stato accanto fino a quando ha potuto. Saluto un altro fratello, dopo Sinisa, ma con la sua forza andrò avanti per dedicargli qualcosa di importante che io e lui sognavamo da una vita”.

Ti potrebbe interessare
Gossip / Federica Pellegrini: "Mandai un paparazzo per scoprire il tradimento di Magnini"
Sport / Alex Schwazer: "Voglio entrare nel mondo del calcio"
Sport / Inter Como streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Ti potrebbe interessare
Gossip / Federica Pellegrini: "Mandai un paparazzo per scoprire il tradimento di Magnini"
Sport / Alex Schwazer: "Voglio entrare nel mondo del calcio"
Sport / Inter Como streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Segna Mussolini e il pubblico dello Juve Stabia esulta col saluto romano | VIDEO
Sport / Monza Juventus streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Roma Parma streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Genoa Napoli streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Sport / Verona Milan streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Serie A
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Sport / Gli e-sports, le Olimpiadi e quel parallelismo con la guerra