Malagò sul quarto mandato al Coni: “Sostituirmi sarebbe un caso unico”
Il prossimo 26 giugno si terranno le elezioni per il rinnovo del mandato del Coni. Quale sarà il ruolo di Giovanni Malagò? La legge dice che l’attuale presidente – quasi arrivato alla fine del suo terzo mandato – non può più candidarsi per raggiunti limiti di mandati. Ma non è detto che non possa arrivare una deroga. “Io starò qui fino all’ultimo giorno con il massimo impegno, non chiedo più niente a nessuno. Se qualcuno si appassiona alla mia vicenda bene, altrimenti attendo serenamente gli sviluppi”, ha detto Malagò a La Stampa. “Non mi aspetto nulla, sono totalmente fatalista”, ha aggiunto il numero uno del Coni su una possibile deroga.
Alla domanda se dopo di lui il rischio sia quello di un diluvio, Malagò risponde: “Non sono così presuntuoso da pensarlo. Faccio solo notare il fatto più unico che raro di un presidente di un comitato olimpico nazionale sostituito a un meno di un anno da un’edizione dei Giochi ospitati nel paese di appartenenza. E ottenuti sotto la stessa presidenza”.
Spazio anche a una possibile donna presidente del Coni in futuro: “Credo proprio di sì. Se l’ho già individuata? No, ma una cosa è sicura. Non appoggerò nessuno che non venga dal mondo dello sport. Fare il contrario significherebbe rinnegare le battaglie sull’autonomia”.