Kobe Bryant morto in un incidente con l’elicottero: cosa è successo
Kobe Bryant è morto: cosa è successo | L’incidente con l’elicottero | Le possibili cause
Kobe Bryant è morto. La stella del basket mondiale ha perso la vita nel tardo pomeriggio (ora italiana) di ieri, 26 gennaio 2020. L’ex giocatore era a bordo del suo elicottero che è precipitato a Los Angeles intorno alle 9,47 ora locale (18.47 in Italia). Con lui anche la figlia maggiore Gianna Maria, 13 anni, e altri 6 passeggeri più il pilota. Nessuno si è salvato.
Ma cosa è successo? Perché l’elicottero di Kobe Bryant è precipitato? Secondo le prime ricostruzioni, numerosi testimoni oculari hanno visto l’elicottero precipitare intorno alle ore 9,47 del mattino (le 18,47 in Italia) con condizioni meteo non proprio favorevoli vista la presenza di nebbia. Il velivolo, una volta precipitato, ha preso fuoco non lasciando scampo a nessuno dei passeggeri.
“Ero seduto nel mio salotto quando ho sentito il rumore delle pale dell’elicottero – le parole di Richard Winton, uno dei testimoni, al Los Angeles Times -. Una mattina nebbiosa, con visibilità ridotta a meno di 20 metri. Ho guardato dalla finestra, ho sentito un boato, seguito da alcuni secondi di silenzio. Poi una palla di fuoco è esplosa su un lato della collina”.
“Non potevo sapere che l’elicottero trasportasse Kobe Bryant, leggenda del basket, e sua figlia. Nè potevo sapere che l’incidente avrebbe gettato nello sconforto tifosi di tutto il paese – ha proseguito -. Con un binocolo sono riuscito a vedere il velivolo distrutto e in fiamme. Si è capito che si trattava di un elicottero, ridotto in mille pezzi sulla collina. Nei minuti successivi, sono arrivati i pompieri e mi sono avvicinato al luogo del disastro. C’erano anche altre persone”.
Le possibili cause dell’incidente
Cosa è successo quindi? Quali sono le cause dell’incidente e della morte di Kobe Bryant? Tra le prime ipotesi figurano il problema tecnico (ci sarebbe qualche testimone chi avrebbe sentito il motore dell’elicottero fare uno strano rumore prima di precipitare), l’errore del pilota e che la tragedia sia stata generata dalla nebbia, molto fitta nei momenti dell’incidente. Per avere risposte certo però bisognerà aspettare l’esito delle indagini che si preannunciano molto complicate.
Jerry Kocaharian, un altro testimone ha detto al Los Angeles Times che l’elicottero sembrava presentare problemi di volo prima di cadere a terra: “Non aveva un buon rumore e stava volando davvero basso forse troppo”, ha detto. “L’ho visto cadere ed esplodere. Ma è stato difficile capire cosa stesse accadendo perché c’era una fitta nebbia”.
Secondo quanto riferisce Espn, l’elicottero – poco prima di cadere – aveva informato la torre di controllo che stava salendo di quota per superare lo strato di nuvole che riducevano la visibilità, tanto che il pilota stava guidando seguendo le istruzioni della torre di controllo. L’elicottero si sarebbe schiantato attorno ai 300 chilometri all’ora.
Il modello di elicottero
L’elicottero con a bordo Kobe Bryant e le altre 8 persone era un Sikorsky S-7 bi-turbina prodotto nel 1991. Si tratta di un modello utilizzato anche in ambito governativo e militare. Ha volato per lo Stato dell’Illinois fino al 2015 poi è stato venduto all’ex campione del basket che lo utilizzava assiduamente per spostarsi con familiari, colleghi e amici.
Kurt Deetz, pilota che ha affermato di aver volato spesso con Bryant sullo stesso elicottero, ha detto che l’S-76B, il modello di elicottero usato da Bryant, era considerato più che sicuro, paragonandolo a “una Cadillac, una limousine del cielo. La probabilità di un guasto totale del motore gemello su quell’aeromobile semplicemente non può succedere”.