Jacobs risponde alle insinuazioni: “Sono arrivato fin qui con i sacrifici, tanto lavoro, tante sconfitte e tante delusioni”
Nella giornata di oggi, giovedì 5 agosto, dopo che la sua squadra ha portato a casa il miglior tempo assoluto italiano nella staffetta 4×100 e si è qualificata per la finale, Marcell Jacobs ha deciso di rispondere al Washington Post, che aveva insinuato sospetti sulla vittoria nei 100m alle Olimpiadi di Tokyo. Il prestigioso quotidiano era arrivato alla conclusione che lo sprinter italiano meritava il beneficio del dubbio ma l’atletica no.
“Io so che sono arrivato sin qua facendo tanti sacrifici, con tanto lavoro, tante sconfitte e tante delusioni. Mi sono sempre rialzato e tirato su le maniche e so che tutto quello che è successo è solamente grazie al duro lavoro. Non mi tocca assolutamente e non gli rispondo perché gli darei solo importanza”. La medaglia d’oro replica anche alla questione delle scarpe sollevata da Usain Bolt: “Sono praticamente identiche l’una con l’altra, ho fatto apposta dei test con l’optojump sui 60 metri tra scarpe vecchie e nuove. In realtà è più una sensazione che la scarpa in sé. Dai dati non abbiamo visto nessuna grande differenza: velocità, frequenze, sono le stesse. È più su come riesci ad adattarti alla scarpa, tutto qui”.
Il 21 agosto Jacobs tornerà in pista nello stadio dei Mondiali 2022, faccia a faccia con l’argento di Tokyo Fred Kerley e con gli altri americani Baker, Gatlin e Gillespie. Sarà tra le stelle più attese del Prefontaine Classic di Eugene, in Oregon, Stati Uniti.