Proteste in Catalogna, Guardiola: “Difendo diritti umani qui e ovunque”
Proteste Catalogna, le parole di Guardiola
“Non so esattamente cosa succederà oggi nel mio Paese, in Catalogna. Penso solo a quanto sia incredibile e pacifica la marcia attraverso la Catalogna e fino Barcellona per dare sostegno ai politici e agli attivisti imprigionati da più di un anno”. Queste le parole di Pep Guardiola, il tecnico catalano ex Barcellona, oggi sulla panchina del Manchester City, nel giorno della grande manifestazione di protesta in Catalogna.
“Se la gente non fosse convinta di quello che fa, non assisteremmo a una marcia che coinvolge milioni e milioni di persone provenienti da tutte le città della Catalogna, nessuna di loro sarebbe avrebbe partecipato per dare il proprio sostegno – le sue parole -. Io quello che chiedo a tutti oggi è di sedersi e parlare: la comunità internazionale deve aiutarci a risolvere il conflitto tra Catalogna e Spagna. Qualcuno, un mediatore dall’esterno, dovrebbe aiutarci a sederci e parlare”.
“Ho amici personali che trascorreranno nove anni in prigione per aver chiesto di votare – ha proseguito Guardiola -. E ci sono milioni di persone che sosterranno pacificamente queste persone. L’Europa deve fare un passo avanti e aiutarci a risolvere questo conflitto. Io difendo i diritti umani qui, in Alsasua (città autonoma della Navarra, ndr), a Madrid. Tutti dobbiamo lottare contro il razzismo, la discriminazione, il machismo. Ovunque avranno me per difendere i diritti umani”.