Giro d’Italia, quindicesima tappa: Finalmente Nibali!
Il commento di TPI Giro d’Italia 2019 quindicesima tappa
GIRO D’ITALIA 2019 QUINDICESIMA TAPPA – dall’inviato Simone Gambino – Ci ha fatto attendere, e non poco, ma ora finalmente il momento tanto atteso è arrivato: Vincenzo Nibali ha iniziato la campagna per la conquista del suo terzo Giro d’Italia. Lo ha fatto scattando sul Civiglio, ultimo GPM di giornata, prima di lanciarsi in una picchiata folle su Como.
A facilitare l’azione dello Squalo è stato una foratura incorsa a Primoz Roglic a 20km dall’arrivo. Lo sloveno è stato costretto a prendere la bici di un suo compagno ed ha faticato non poco per rientrare sui migliori. Poi nella discesa del Civiglio ha anche sbandato, finendo contro il parapetto.
Risultato di tutto ciò è stata la perdita di 40 secondi sulla maglia rosa, l’ecuadoregno Richard Carapaz, e su Nibali. Ora lo sloveno insegue in classifica il giovane andino con un distacco di 47” mentre il messinese è terzo staccato di un ulteriore minuto. E’ difficile pensare che la vittoria finale tra sette giorni a Verona, sfugga ad uno di questi tre corridori.
La classifica generale del Giro d’Italia 2019
La tappa è vissuta su una fuga eterna, più di 200 km, di due italiani Dario Cataldo (Astana Pro Team) e Mattia Cattaneo (Androni Giocattoli – Sidermec). Lasciati andare dal gruppo, non essendo pericolosi in classifica, i due hanno raggiunto un vantaggio massimo di 16′ a metà corsa che poi si è gradualmente ridotto fino a ridursi a 11 miseri secondi sul traguardo dove l’esperto abruzzese del team kazako ha preceduto in volata il bergamasco di Gianni Savio.
Domani giornata di riposo a Bergamo prima del tappone che non c’è più. Pur priva del Gavia e ridotta di 32km, ora sono 194 e non più 226, la 16ma resta una tappa di tutto riguardo che sicuramente si infiammerà presto per la necessità di alcuni, leggi Yates, di scavare solchi profondi per rientrare in classifica. Nibali dovrà decidere se attaccare già sull’Aprica o attendere il giudizio, spesso inappellabile, del Mortirolo. Occhio, però, a Carapaz, una maglia rosa che potrebbe non aver finito di sorprenderci.