Giro d’Italia 2019: buona la terza per Damiano Cima
GIRO D’ITALIA 2019 18 TAPPA – Doveva essere una tappa di trasferimento e così è stato. A nobilitarla, tuttavia, è stato il fatto, del tutto imprevisto, che la fuga di giornata sia andata in porto seppur con margine infinitesimale.
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Mirco Maestri e Damiano Cima sono recidivi della fuga a lunga gittata. Già due volte, nella nona e decima tappa, si erano avventurati in azioni senza speranza, sempre in compagnia di Marco Frapporti. Oggi, invece, l’uomo di Gianni Savio ha deciso di concedersi una pausa. Al suo posto, invece, si è inserito il tedesco Nico Denz (AG2R La Mondiale). Evasi a San Vito di Cadore, i tre hanno raggiunto il massimo vantaggio, 5′ 54” a meta percorso a Longarone.
Tutto, a questo punto, faceva presagire la tradizionale reazione del gruppo e, ad onor del vero, il distacco sceso a 1′ 44” a 20 km dall’arrivo sembra annunciare il prossimo ricongiungimento. Qualcosa a questo punto non ha quadrato. Forse il gruppo ha leggermente rallentato, forse i tre avevano tenuto in serbo più energie del solito o magari i due fattori si sono mescolati in egual misura. Così il trio si è presentato ai 5 km dall’arrivo forte di un vantaggio di 48” che ha potuto gestire, permettendosi anche un breve surplace ai meno 600. Maestri ,a questo punto, è partito lungo per essere fagocitato da Cima ai 200 metri con il bresciano che riusciva a resistere al prepotente ritorno di Pascal Ackermann.
La classifica del Giro d’Italia 2019
Domani si va da Treviso a San Martino di Castrozza con due GPM prima dell’arrivo in quota. Non voglio deludere nessuno ma non mi aspetto nulla da questa tappa. Dieci anni fa una frazione analoga si concluse con un gruppo di 30 corridori che arrivò in volata, con Danilo Di Luca che precedette Stefano Garzelli, solo per poi essere declassato per la successiva squalifica per positività al CERA.
Il Giro, ammesso e non concesso che i giochi non siano già fatti, si deciderà sabato con la tappa che, partendo da Feltre, sconfinerà in Trentino, affrontando il temibile Passo Manghen, prima di rientrare nel bellunese per inerpicarsi sul mai affrontato Monte Avena. E’ molto difficile che Vincenzo Nibali possa ribaltare la situazione che lo vede distanziato di 1′ 57” dall’ecuadoregno Richard Carapaz ma il 2016 insegna che con lo Squalo i miracoli non sono impossibili.
TUTTE LE TAPPE DEL GIRO D’ITALIA 2019 NEL DETTAGLIO
Giro d’Italia 2019: la classifica generale dopo la 18 (diciottesima) tappa
1 ECU CARAPAZ Richard MOVISTAR TEAM 74h 48’ 18” 0’ 00”
2 ITA NIBALI Vincenzo BAHRAIN – MERIDA 74h 50’ 12” 01’ 54”
3 SLO ROGLIC Primoz TEAM JUMBO – VISMA 74h 50’ 34” 02’ 16”
4 ESP LANDA MEANA Mikel MOVISTAR TEAM 74h 51’ 21” 03’ 03”
5 NED MOLLEMA Bauke TREK – SEGAFREDO 74h 53’ 25” 05’ 07”
6 COL LOPEZ Miguel Angel ASTANA PRO TEAM 74h 54’ 35” 06’ 17”
7 POL MAJKA Rafal BORA – HANSGROHE 74h 55’ 06” 06’ 48”
8 GBR YATES Simon Philip MITCHELTON – SCOTT 74h 55’ 31” 07’ 13”
9 RUS SIVAKOV Pavel TEAM INEOS 74h 56’ 39” 08’ 21”
10 ITA FORMOLO Davide BORA – HANSGROHE 74h 57’ 17” 08’ 59”