Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Sport

Caruso: tappa e secondo posto. Il Giro 2021 è di Bernal

Immagine di copertina
Damiano Caruso. Credits: Twitter

Damiano Caruso (Bahrain Victorious) ha vinto la ventesima tappa del 104° Giro d’Italia, l’ultima in linea. Il ciclista ragusano ha preceduto di 24” sul traguardo dell’Alpe Motta la maglia rosa Egan Bernal (Ineos Grenadier) con un altro colombiano, sempre della Ineos, Daniel Martinez, terzo a 35”. Immutata nelle posizioni, ma non nei distacchi, la classifica generale. Bernal domani potrà difendere nei 30 km della crono conclusiva il rassicurante margine di 1’59” su Caruso. Simon Yates (BikeExchange), sempre terzo in graduatoria ma non pervenuto oggi, è intanto sprofondato a 3’23 dal leader della corsa.

Questa ha sentenziato una frazione, indubbiamente emozionante, ma nella quale il risultato finale del Giro non è mai stato in discussione. L’episodio decisivo ha avuto luogo a 50 km dal traguardo, in territorio svizzero, a metà della discesa del Passo del San Bernardino. Il Team DSM improvvisava un attacco di squadra con il capitano Romain Bardet che si trascinava dietro due gregari, l’australiano Chris Hamilton e l’olandese Michael Storer. Replicava subito la Bahrain Victorious con Caruso che partiva all’inseguimento in compagnia del fido Pello Bilbao.

A fine discesa, il quintetto si ricompattava recuperando anche i cinque fuggitivi della prim’ora: Louis Vervaeke (Alpecin-Fenix), Simon Pellaud (Androni Giocattoli – Sidermec), Giovanni Visconti (Bardiani-CSF-Faizanè), Felix Großschartner (BORA – Hansgrohe) e Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa). I 10 attaccanti trovavano subito l’accordo nel fondo valle, prima della salita al Passo dello Spluga, costringendo la Ineos a sacrificare Salvatore Puccio per evitare che il distacco si dilatasse.

I fuggitivi iniziavano l’ascesa con 23” di vantaggio sulla maglia rosa. A metà arrampicata il margine era più che raddoppiato con solo quattro superstiti in testa, Bardet e Caruso con i rispettivi luogotenenti Storer e Bilbao, che potevano vantare ben 52” su Bernal. A questo punto, a chiudere la minuscola speranza che il ragusano potesse ribaltare il Giro, interveniva Jonathan Castroviejo.

Lo spagnolo della Ineos, ottimo cronoman, prendeva la testa del gruppo, recuperando già 10” al GPM. A metà discesa il vantaggio dei battistrada era ulteriormente sceso a 32”. C’era, però, un problema per la Ineos: l’azione di Castroviejo era stata così incisiva da mettere in crisi il compagno di squadra Daniel Martinez, destinato alla protezione di Bernal nella salita finale verso l’Alpe Motta. Il rallentamento per attenderlo consentiva ai fuggitivi di tornare avanti di 40”. Con questo distacco si arrivava all’imbocco della erta conclusiva, a 7 km dall’arrivo.

Salendo verso il traguardo, Bilbao e Storer spendevano rapidamente le ultime energie, lasciando Bardet e Caruso soli a giocarsi la tappa. Dietro, intanto, Martinez imprimeva ai migliori un ritmo forsennato che riduceva il gruppo degli inseguitori a poche unità. Ai meno quattro il vantaggio del duo di testa era sceso a 30” con Bardet che faceva fatica a tenere la ruota dell’aquila degli Iblei.

Dietro Bernal e Martinez restavano soli con Yates, Joao Almeida (Deceuninck-QuickStep) e Alexander Vlasov (Astana-PremierTech) che dovevano riporre ogni aspirazione di successo nel cassetto. Caruso staccava Bardet ai meno 1.500 con il francese che veniva superato anche dai due colombiani della Ineos. Martinez riusciva così a guadagnare un posto in classifica generale, salendo al sesto posto. A lui e Castroviejo va grande parte del merito se Bernal, comunque ritrovato dopo la giornata no di Sega di Ala, ha potuto vivere oggi una giornata tutto sommato tranquilla.

Domani si chiude con la crono finale, di poco superiore ai 30 km, da Senago a Piazza del Duomo a Milano. Diversamente da sette mesi fa, quando Tao Geoghegan Hart e Jai Hindley, alla pari in classifica, si giocarono il Giro in una nuova forma d’ordalia, domani, invece, per i primi tre la frazione sarà una passerella. Più interessante, invece, la lotta per le posizioni di rincalzo posto che tra Vlasov, quarto, ed Almeida, ottavo, ci sono solo 103 secondi. Il portoghese domani contenderà a Filippo Ganna (Ineos Grenadier) la vittoria di giornata e, nel farlo, tenterà anche di risalire, quanto più possibile in graduatoria.

Ti potrebbe interessare
Sport / Coppa Davis 2024 streaming e diretta tv: dove vedere le partite dell’Italia
Spettacoli / Dino Zoff boccia Lele Adani: “Le urla le dovrebbero fare i tifosi allo stadio, non chi racconta le partite”
Gossip / Di Francisca e Vezzali litigano alla festa Fiamme Oro: "Facciamo pace", "Impara a rispettare le persone"
Ti potrebbe interessare
Sport / Coppa Davis 2024 streaming e diretta tv: dove vedere le partite dell’Italia
Spettacoli / Dino Zoff boccia Lele Adani: “Le urla le dovrebbero fare i tifosi allo stadio, non chi racconta le partite”
Gossip / Di Francisca e Vezzali litigano alla festa Fiamme Oro: "Facciamo pace", "Impara a rispettare le persone"
Sport / Italia Francia streaming e diretta tv: dove vedere la partita di Nations League
Sport / Moto GP Barcellona 2024 streaming e diretta tv: dove vedere il Gran Premio
Sport / Boxe, Mike Tyson battuto ai punti dallo youtuber 27enne Jake Paul
Sport / Belgio Italia streaming e diretta tv: dove vedere la partita della Nations League
Sport / Sinner Medvedev streaming, orario e diretta tv: dove vedere il match delle Atp Finals di Torino
Sport / LBA premia Napoli Basket: successo per la campagna marketing delle vignette di Danilo Pergamo
Sport / Claudio Ranieri sarà il nuovo allenatore della Roma