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Giro d’Italia 2024: lotta fratricida all’interno del quartetto olimpico

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Il friulano Jonathan Milan (Lidl Trek) ha vinto la quarta tappa del 107° Giro d’Italia che portava i corridori da Acqui Terme in Piemonte ad Andora in Liguria lungo 190 chilometri. Il vincitore della maglia ciclamino 2023 ha preceduto sul traguardo l’australiano Kaden Groves (Alpecin Deceuninck) e il tedesco Philip Bauhaus (Bahrain Victorious) al termine d’una volata il cui esito non è mai stato in discussione. La classifica generale è rimasta immutata con Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) in maglia rosa con 46″ di vantaggio sul gallese Geraint Thomas e 47″ sul colombiano Daniel Martinez (Bora Hansgrohe).

Come da prassi, andava via in partenza una fuga composta da quattro corridori: lo spagnolo Francisco Munoz (Team Polti Kometa), il piemontese Filippo Ganna (Ineos Grenadiers), il francese Lilian Calmejane (Intermarché Wanty) e il sudafricano Stefan de Bod (EF Education Easy Post). Il verbanese, però, decideva di rialzarsi dopo 30 chilometri, lasciando così un trio in avanscoperta. I battistrada transitavano al traguardo volante di Calizzano, dopo 79 chilometri, con un vantaggio superiore a cinque minuti. Il margine scendeva a 3’50 in vetta al Colle del Melogno, unica asperità di giornata, ai meno cento all’arrivo. A 63 chilometri dal traguardo Calmejane seguiva l’esempio di Ganna, rialzandosi anche lui. Intanto, nel plotone, una doppia caduta costringeva al ritiro l’eritreo Biniam Girmay (Intermarchè Wanty).

Munoz e de Bod entravano sull’Aurelia a Savona, a 50 chilometri dall’arrivo con due minuti di vantaggio. La rimonta del plotone, condotto dalla Lidl Trek, riduceva il margine a 1’20” a Loano ai meno 25. Un’ulteriore accelerazione del gruppo faceva scendere il margine a soli 24″ sotto lo striscione dei 10 all’arrivo. Il ricongiungimento si materializzava ai meno 5 a pochi metri dall’imbocco di Capo Mele. Partiva a questo punto Ganna che, con uno scatto al fulmicotone, guadagnava un centinaio di metri. Il plotone, pur tardando un attimo nel reagire, riusciva comunque a mettere nel mirino il recordman dell’ora. Era proprio il compagno del quartetto olimpico Simone Consonni (Lidl Trek) a agguantare il campione d’Italia a cronometro a 600 metri dalla linea del traguardo. Il bergamasco completava, poi, la sua azione, lanciando alla perfezione verso un’enfatica vittoria Milan, altro componente dei quattro moschettieri d’oro di Tokyo.

Domani andrà in scena la quinta frazione che porterà la carovana rosa dalla Liguria alla Toscana con partenza da Genova e arrivo a Lucca dopo 178 chilometri. Nella patria del più grande sprinter della storia della corsa rosa, Mario Cipollini, plurivincitore assoluto con 42 tappe vinte, la volata di gruppo sarebbe doverosa. Sarà da vedere, in considerazione d’un percorso che strizza l’occhio a una fuga di lunga gittata, se le squadre dei velocisti riusciranno a mantenere il controllo della corsa.

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