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Giro d’Italia, 16esima tappa: la riluttante cinquina di Tadej

Immagine di copertina
Credit: AGF

La maglia rosa Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) ha vinto per distacco la sedicesima tappa del 107° Giro d’Italia, la travagliatissima frazione ridotta di soli 118 chilometri da Lasa al Monte Pana sopra Santa Cristina Val Gardena.

Lo sloveno ha preceduto di 16” uno splendido Giulio Pellizzari (VF Group Bardiani CSF Faizanè) che ha prevalso, nello sprint per la piazza d’onore, sul colombiano Daniel Martinez (Bora Hansgrohe). Quest’ultimo, grazie alla buona prova odierna, è salito in seconda posizione in graduatoria, con un distacco di 7’18” dal fuoriclasse di Komenda, a spese del gallese Geraint Thomas (Ineos Grenadiers), ora terzo a 7’40” dal capo classifica.

Dopo una serie di riunioni, tenutesi ieri e riprese questa mattina, sembrava si fosse arrivati a un accordo tra tutte le parti interessate per l’eliminazione dell’ascesa al Giogo di Santa Maria, che aveva ereditato dallo Stelvio il titolo di Cima Coppi. Alla fine, dopo che prima era stata annunciata la partenza alle 13.58 da Prato allo Stelvio e poi alle 14.00 da Spondigna, la corsa si è mossa da Lasa alle 14.30.

La partenza in discesa generava una velocità altissima che rendeva difficile la nascita d’una fuga. Questa, dopo quasi un’ora di corsa a 58 kmh, prendeva corpo nei pressi di Bolzano. Ne erano protagonisti il francese Julian Alaphilippe (Soudal Quick Step) e il reggiano Mirco Maestri (Polti Kometa), già compagni d’avventura nella frazione di Fano, insieme ai due lombardi Andrea Piccolo (EF Education Easypost) e Davide Ballerini (Astana Qazaqstan).

Il quartetto marciava in piena armonia con un margine sul minuto e mezzo fino all’imbocco del Passo Pinei ai meno 35 dal traguardo. Qui aveva luogo una selezione naturale con Alaphilippe che restava solo in coincidenza con l’inasprirsi delle pendenze. Dietro al transalpino prendeva il controllo della situazione la Movistar, quasi a presagire una imminente entrata in scena di Nairo Quintana.

L’azione della squadra spagnola lentamente riportava il plotone vicino al moschettiere che riusciva, comunque, a scollinare per primo con un margine di soli 10” su un trio partito in avanscoperta sulle ultime rampe della salita, formato da Christian Scaroni (Astana Qazaqstan), Ewen Costiou (Arkea B&B Hotels) e Pellizzari, e di 40” sul gruppo maglia rosa.

Ripreso il due volte campione del mondo, gli attaccanti procedevano più per inerzia che per accordo. Ai meno tre si staccava un esausto Alaphilippe. Costiou, a questo punto, tentava l’assolo causando il cedimento di Scaroni ma non di Pellizzari, che superava il francese a 1.400 metri dallo striscione d’arrivo.

Pogacar, nel frattempo, salutava il plotoncino degli uomini di classifica senza neanche scattare. Sotto il triangolino rosso al ventenne di San Severino Marche restavano 10” di margine sulla maglia rosa. Si aveva quasi l’impressione che lo sloveno, forse rivedendo in Pellizzari se stesso qualche anno fa, indugiasse per lasciare al marchigiano il successo parziale.

A far si che ciò non avvenisse contribuivano sia un brusco rallentamento del ragazzo di Reverberi, sia la rimonta di Martinez, partito all’attacco dopo aver visto Thomas in difficoltà. Tadej, quasi scusandosi, andava a conquistare il quinto successo di tappa.

Domani andrà in scena la diciassettesima tappa, sulla carta estremamente impegnativa. Si pedalerà attraverso 159 chilometri da Selva di Val Gardena fino in cima al Passo Brocon. Dopo l’eliminazione dal percorso odierno del Giogo di Santa Maria, il Passo Sella, posto in partenza dopo soli nove chilometri, dovrebbe essere la nuova Cima Coppi con i suoi 2.244 metri d’altitudine, sempre che tale attribuzione non venga assegnata retroattivamente al Mottolino.

Successivamente, ci saranno da affrontare altri quattro GpM: il Passo Rolle, prima categoria dopo 68 chilometri, il Passo Gobbera, terza categoria dopo 100, e, infine la doppia ascesa ai 1615 metri del Passo Brocon. Il primo passaggio, dopo 127 chilometri, varrà come GpM di seconda categoria mentre verrà elevata al massimo livello la conclusione della tappa. In una corsa incerta, si prospetterebbe una giornata di gara entusiasmante. Resta da vedere se Tadej vorrà incamerare il sesto scalpo o lascerà agli altri qualche briciolo di gloria.

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