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Giro d’Italia 2023: Roglic batte un colpo, Remco annaspa
Giro d’Italia 2023: Roglic batte un colpo, Remco annaspa
L’irlandese Ben Healy (EF Education Easy Post) ha vinto l’ottava tappa del 106° Giro d’Italia, una passeggiata umbro-marchigiana da Terni a Fossombrone, caratterizzata da un finale decisamente impegnativo. Il corridore di Kingswinford ha conquistato la sua terza vittoria da professionista dopo i successi ottenuti, a inizio primavera, nella frazione di Forlì della Settimana Internazionale Coppi & Bartali cui ha fatto seguito il Trofeo Industria & Artigianato a Larciano. Sembra proprio che Healy dia il meglio sulle nostre strade. Alle spalle del gaelico è giunto il canadese Derek Gee (Israel Premiertech), staccato di 1’49”, che ha preceduto in volata il campione d’Italia Filippo Zana (Jayco Alula) e il francese Warren Barguil (Team Arkea Samsic). Si è accorciata la classifica generale. Il norvegese Andreas Leknessund (Team DSM) è riuscito a conservare a fatica la maglia rosa. Il suo vantaggio su Remco Evenepoel (Soudal Quick Step) è sceso a soli 8″ con Primoz Roglic che è salito in terza posizione a 38′. Com’era facilmente prevedibile Damiano Caruso, nono a 1’39”, è diventato il miglior italiano in graduatoria.
La tappa è stata animata da un attacco di 13 corridori: i francesi Valentin Paret-Peintre (AG2R Citroen), Francois Bidard (Cofidis) e Warren Barguil (Team Arkea Samsic), l’irlandese Ben Healy (EF Education Easy), gli italiani Mattia Bais (Eolo KOMETA), Alessandro Tonelli (Green Project Bardiani CSF Falzanè), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan), il campione d’Italia Filippo Zana (Jayco Alula) e Alessandro Iacchi (Team Corratec Selle Italia), il lettore Thomas Skujins (Trek Segafredo), lo spagnolo Carlos Verona (Team Movistar), l’olandese Oscar Riesebeek (Alpecin Deceuninck) e il canadese Derek Gee (Israel Premiertech). La presenza tra i battistrada di Barguil, non troppo distante in classifica generale da Leknessund, ha limitato il raggio d’azione della fuga con il Team DSM che non ha consentito ai fuggitivi di prendere il largo. La corsa si è sviluppata su due binari paralleli. Davanti, sul primo passaggio sulla salita dei Capuccini, Healy salutava la sporca dozzina e s’involava indisturbato verso il traguardo. Dietro, tra gli uomini di classifica, sul Monte delle Cesane prendeva in mano la situazione la Jumbo Visma che cominciava a preparare il terreno per l’attacco di Roglic. Questo puntualmente si materializzava sul secondo passaggio sui Capuccini. Tentavano di resistere allo sloveno la maglia rosa e Alexander Vlasov (Bora Hansgrohe), andando entrambi fuori giri. Lo stesso accadeva successivamente ad Evenepoel che non riusciva a colmare il buco. Chi, invece, non sbagliava i tempi era la coppia Ineos Grenadiers formata da Geraint Thomas e Tao Geoghegan Hart che agguantava il campione di Trbovlje al termine dell’ascesa. L’improbabile trio riusciva a guadagnare 14″ sulla maglia iridata la cui squadra anche oggi ha latitato.
Domani andrà in scena la seconda delle tre tappe a cronometro previste in questo Giro d’Italia. Saranno 35 chilometri, piatti come un tavolo da biliardo, quelli che porteranno i girini da Savignano sul Rubicone a Cesena. Per noi italiani, privi di Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) costretto al ritiro dal COVID-19, sarà un triste esercizio visivo. Per Remco, uscito moralmente malconcio dalla frazione odierna, quello di domani costituisce uno snodo fondamentale nel percorso che idealmente lo porterà tra 15 giorni ad alzare il Trofeo senza fine nel tramonto capitolino di domenica 28 maggio, Roglic ed Ineos Grenadiers permettendo.