Giro d’Italia 2022: Santiago Buitrago, signore della provincia autonoma
Il colombiano Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) ha vinto la diciasettesima tappa del 105° Giro d’Italia che, attraversando da ovest ad est la Provincia Autonoma di Trento, portava i corridori da Ponte di Legno a Lavarone lungo 168 chilometri. Buitrago, già secondo domenica a Cogne alle spalle di Giulio Ciccone (Trek Segafredo), ha preceduto di 35” sul traguardo l’olandese Gijs Leemreize (Jumbo Visma) con il vincitore di ieri all’Aprica, il boemo Jan Hirt (Intermarchè Wanty Gobert), terzo con un distacco di 2’28. Gli uomini in lotta per la vittoria finale sono arrivati nelle posizioni d’immediato rincalzo: quinto a 2’53 l’ecuadoriano Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) che ha regolato il suo principale avversario l’australiano Jai Hindley (Bora Hansgrohe), mentre il terzo tenore, il basco Mikel Landa (Bahrain Victorious), ha accusato 6” di ritardo sui due rivali. La notizia del giorno è la crisi del portoghese Joao Almeida (UAE Team Emirates), che ha perso 1’10” dal campione olimpico in maglia rosa. In classifica generale Carapaz conserva 3” sul canguro Hindley con Landa, salito d’una posizione, ora terzo a 1’05”. Probabilmente esce dai giochi per la vittoria finale Almeyda, sceso in quarta piazza in graduatoria a 1’54” da Carapaz.
Come nella frazione precedente si è assistito ad una gara divertente, ancorché avulsa dal contesto generale della corsa, posto che lotta tra i contendenti per la vittoria finale è stata praticamente assente se si esclude il sopraggiunto accordo totale tra i tre tenori nel momento in cui Almeida è andato in difficoltà. In partenza, andava via una fuga che si consolidava nella discesa del Passo del Tonale. La componevano 25 corridori: Thymen Arensman (Team DSM), Jan Hirt e Rein Taaramae (Intermarché), Mathieu Van der Poel (Alpecin Fenix), Felix Gall e Nicolas Prodhomme (AG2R Citroen), Filippo Zana e Luca Covili (Bardiani CSF), Koen Bouwman, Sam Oomen e Gijs Leemreize (Jumbo Visma), Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Damien Howson (BikeExchange), Hugh Carthy e Diego Camargo (EF Education Easy Post), Giulio Ciccone, (Trek Segafredo), Antonio Pedrero (Team Movistar), Mauri Vansevenant (Quick Step Alpha Vinyl), Diego Rosa e Lorenzo Fortunato (Eolo Kometa), David De la Cruz (Astana Qazaqstan), Santiago Buitrago (Bahrain Victorious), Attila Valter (Groupama FDJ), Simone Ravanelli (Drone Hopper Androni Giocattoli) e Guillaume Martin (Cofidis).
Il gruppo dei migliori si disinteressava totalmente di questa azione nonostante fosse presente in essa Hirt, nono in classifica generale a 7’42” alla partenza da Ponte di Legno. I primi due GPM consolidavano la leadership dell’olandese Bouwman nella classifica degli scalatori. Nella discesa del Passo del Vetriolo, a 35 chilometri dall’arrivo andavano via due tulipani: Van der Poel e Leemreize che guadagnavano rapidamente un minuto sui superstiti della fuga iniziale: Gall, Carthy, Bouwman, Buitrago e Hirt. Il nipote di Raymond Poulidor decideva, poi, di scattare all’inizio dell’ultima salita, l’inedito Menador. Non aveva, però, fatto i conti il ventisettenne con la durezza della salita. Dopo cinque chilometri al comando, infatti, Mathieu veniva ribaltato da Leemreize, rimastogli pazientemente nella scia. Intanto da dietro, partiva Buitrago che riprendeva il corridore della Jumbo Visma ad ottocento metri dal GPM. Dopo una breve pausa per riprendere fiato, il colombiano partiva ai meno trecento dalla vetta, involandosi verso la vittoria. Dietro, tra i big, si assisteva all’ormai tradizionale inutile forcing della Bahrain Victorious che otteneva come unico risultato concreto il cedimento di Almeida.
Domani va in scena la diciottesima tappa, l’ultima che si offre ai velocisti. Saranno 156 i chilometri in leggera discesa da Borgo Valsugana a Treviso. Sul percorso i corridori incontreranno due GPM, simbolici ma pieni di storia. Prima saliranno le Scale di Primolano, dove al Giro del 1950 Fausto Coppi si fratturò il bacino, e poi affronteranno Ca’ del Poggio, tradizionale punto di ritrovo per i cultori della bicicletta della Marca Trevigiana. Con la maglia ciclamino in cassaforte, Arnaud Demare (Groupama FDJ) tenterà di centrare il poker, ripetendo così l’exploit del 2020.